Pnrr, l’Ue riduce i fondi all’Italia: l’annuncio del ministro Franco

Non arrivano buone notizie per quanto riguarda il Pnrr. L’Unione Europa ha ridotto i fondi destinati al nostro Paese. A dirlo è stato il ministro Franco.

Fondi italiani del Pnrr ridotti dall’Ue. A comunicare questa notizia è stato il ministro Franco durante un suo intervento pubblico. “L’entità del piano sarà rivista leggermente il prossimo giugno – ha ammesso l’inquilino di via XX Settembre riportato da Liberoalla luce dell’andamento del Pil. Ci aspettiamo che le risorse per il nostro Paese siano ridotte di circa 200 milioni“.

Ministro Franco
Il ministro Franco annuncia una riduzione dei fondi del Pnrr © Ansa

Una decisione che ha portato il Governo al lavoro per recuperare i soldi tagliati dall’Unione Europea: “Il problema di questi 200 milioni si pone – ha confermato Franco – ma sono sicuro che troveremo una soluzione perché si tratta di una entità relativamente limitata“.

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Intanto il premier Franco e il ministro accelerano sul Mes: “Come governo confermiamo l’intenzione di presentare un disegno di legge di ratifica del Meccanismo europeo di stabilità alle Camere“.

Il Governo pensa al Mes, subito polemiche

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Il ministro Franco apre al Mes, scoppia la polemica © Ansa

La frase del ministro Franco sul Mes ha scatenato subito diverse polemiche. Il M5s, da sempre nemico di questa misura, non ha chiuso definitivamente la porta. “Con il mio governo sul provvedimento abbiamo già lavorato – ha assicurato l’ex premier Conte – vediamo le modifiche, se sono sostenibili daremo il nostro sì“.

Nessun commento, almeno fino a questo momento, dalla Lega. Mentre Italia Viva e Pd con le dichiarazioni di Marattin e Marcucci hanno dato già il proprio via libera ad una ratifica del Mes da parte di questa maggioranza. Chi frena, invece, è Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni ha ribadito che il suo partito non ha cambiato idea e si è detta pronta “a respingere con tutte le forze questo ennesimo tentativo di riforma di un Trattato che non fa gli interessi dell’Italia“.

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Vedremo nei prossimi giorni cosa succederà, ma, molto probabilmente, il premier Draghi sarà chiamato a trovare un compromesso per non dividere ancora di più questo esecutivo.

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