Il sindaco di Roma è intervenuto al consiglio straordinario sulla crisi sul turismo, facendo il punto sulla situazione nella Capitale
La pandemia da Coronavirus ha impattato notevolmente sulle economie delle città. A pagare, tra restrizioni e misure anti contagio, sono state soprattutto le grandi città e le città d’arte che hanno perduto, prima di ogni altra cosa, i ricavi derivanti dal turismo.
“Non credo sia necessario richiamare i dati ben noti sul profondo impatto della crisi sul comparto turistico, in particolare su Roma. Sono dati pesantissimi. Basti pensare che nel 2021 a fronte di una calo delle presenze, rispetto al pre Covid, nel paese del 36% a Roma il calo è stato dell’80%”, ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri intervenendo al consiglio straordinario sulla crisi sul turismo.
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Il primo cittadino della Capitale ha ricordato che su 1200 hotel 410 sono chiusi, richiamando le procedure di licenziamento in corso in numerosi hotel: 160 lavoratori allo Sheraton, 47 Majestic, 41 Cicerone, 51 Ambasciatori Palace. “Siamo di fronte ad una situazione drammatica che i venti di guerra rendono ancora più preoccupante“, sostiene Gualtieri.
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“Noi abbiamo convocato questo Consiglio sulla base di un assunto: siamo di fronte alle riaperture, alla ripresa ma tuttavia l’impatto sulla città di Roma è così forte che affidarsi esclusivamente, dopo questa fase di misure di sostegno pur importante, alla ripresa sarebbe non sufficiente. A maggior ragione oggi di fronte a questo scenario internazionale le nostre preoccupazioni si rafforzano“, ha proseguito Gualtieri ricordando le misure importanti di supporto all’economia e al settore turistico varati dal governo e gli interventi strutturali molto significativi effettuati, come la riforma degli ammortizzatori sociali.
“Anche nell’ultimo decreto sono presenti misure di sostegno, a partire anche dal prolungamento della cassa gratuita. Tuttavia per una città d’arte e per Roma di fronte a questi numeri queste misure non sono sufficienti”, ha spiegato Gualtieri. “Sappiamo che è necessario mettere in campo una strategia di rilancio, riforma, investimento, innovazione e ampliamento dell’offerta, che stiamo facendo. Ma sappiamo anche che il rischio di non assorbire a sufficienza l’impatto della crisi, soprattutto sulle componenti più fragili del comparto, può rischiare di vanificare gli investimenti e la strategia di rilancio che abbiamo in mente”, prosegue. Questo, secondo Gualtieri “rende importante la partecipazione del Governo oggi, il dialogo tra le forze sociali ed economiche, l’impegno di Roma Capitale e della Regione per definire una sorta di tavolo di crisi sul turismo a Roma per individuare misure e strategie specifiche di sostegno per un comparto, che vale il 15% del pil della Capitale”.