La finale della Champions League, in programma a San Pietroburgo, è stata spostata in un’altra sede per via dei conflitti che si stanno verificando in Ucraina proprio da parte dei russi
Il 22 maggio, a San Pietroburgo, era in programma la finale della massima competizione europea di calcio, ovvero la Champions League. La sede che era stata scelta anni fa era proprio la città russa. Anche se, dopo tutto quello che sta accadendo in Ucraina che è stata invasa ed attaccata proprio dalla Russia di Putin, i vertici alti del calcio stanno pensando seriamente di spostare la finale altrove. Così come riporta il quotidiano ‘New York Times‘ dove ha annunciato che l’ultimo atto non si disputerà nel Paese del Cremlino, ma altrove. Il motivo, come annunciato anche in precedenza, lo si può facilmente intuire.
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Ad annunciarlo ci ha pensato direttamente la UEFA che ha deciso anche di spostare tutte le gare in cui sono impegnate le squadre sia russe che ucraine in altri posti. Coì vale anche per le nazionali. Anche se, almeno per il momento, l’unica squadra interessata è lo Spartak Mosca che milita in Europa League. Se ne stava parlando già da un paio di giorni, ma dalla UEFA sono sicuri di spostare la finale della competizione altrove.
Si tratta dello ‘Stade de France‘, ovvero la casa delle partite in cui la nazionale di Didier Deschamps gioca le partite. Si tratta del terzo anno consecutivo in cui la finale della Champions League verrà giocata altrove. Le ultime due edizioni, infatti, erano state spostate disputate in Portogallo per via dei troppi casi di Covid che c’erano negli altri paesi.
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Nelle prossime ore il presidente della UEFA, Aleksander Ceferin parlerà con il presidente della Francia, Emmanuel Macron per gli ultimi dettagli. Per la finale la capienza sarà del 100%.