Sinisa Mihajlovic ha parlato in conferenza stampa in vista della vigilia della sfida che attenderà il suo Bologna, in trasferta, contro la Salernitana. Ovviamente non ha potuto non menzionare quello che si sta verificando attualmente in Ucraina
Nella giornata di ieri tutto il mondo si è bloccato davanti al televisore dove ha assistito a delle immagini davvero drammatiche che arrivavano direttamente dall’Ucraina. Il paese è stato (e lo è ancora) bombardato dai russi che hanno attaccato ed avviato il processo di invasione. I morti, tra civili e militari, sono più di 150.
Numeri che, purtroppo, sono destinati a crescere visto che negli ultimi minuti si stanno verificando altri attacchi nel centro di Kiev e non solo. Difficile spostarci da questo argomento importante al calcio, anche se in questo articolo di calcio non si parlerà. Vi racconteremo di uno che la guerra l’ha veramente vissuta, sia da vicino che a distanza.
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Come il personaggio che vedete in foto. Ovviamente stiamo parlando di Sinisa Mihajlovic che ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato contro i granata di Nicola. Sono state poste tante domande, specialmente riguardo a quello che sta succedendo in Ucraina.
Queste sono state le sue risposte: “Ho letto una frase che diceva ‘quando la guerra si fa tra i ricchi sono i poveri a morire’. Credo che la guerra non sia la soluzione per risolvere un problema“.
Non è la prima volta che ne parla visto che, prima del match con lo Spezia e prima dei bombardamenti, aveva voluto dire la sua. Ha ricordato che quando c’era il conflitto nel suo paese vinse la Champions League, quando vinse lo scudetto bombardavano la Serbia.
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Il calcio lo ha salvato visto che, almeno per 90 minuti, non pensava a quello che realmente accadeva a tanti km di distanza. “Erano gli unici momenti in cui mi sentivo felice, anche se problemi del genere non si possono mettere da parte. Spero che possa finire molto presto“. Ricorda anche un episodio che lo segnò molto nei confronti della madre: “Guarda tra dieci minuti bombardano, mettetevi sotto in cantina“.