Nelle ultime ore l’Ucraina ha chiesto ufficialmente di escludere la Russia dal prossimo Eurovision che si terrà a Torino. Nel frattempo è arrivata la comunicazione ufficiale da parte dei vertici alti dell’organizzazione
Quello che è accaduto nella notte di ieri e quello che sta continuando ad accadere in Ucraina è terribile. E’ iniziata l’invasione e l’attacco da parte dei militari russi. Per il momenti si contano più di 150 morti tra civili e militari. Numeri che, purtroppo, sono destinati a salire. Ciò che sta accadendo nel paese sta sconvolgendo tutto il mondo che sta esprimendo la massima solidarietà alla nazione di Zelensky che si sta difendendo.
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In questo articolo, però, come ben potete notare dalla foto si parlerà si dell’Ucraina ma anche dell’Eurovision Song Contest. Una delle kermesse più importanti internazionali che comprendono i migliori cantanti al mondo che rappresentano la propria nazione. Ricordiamo che mancano esattamente 73 giorni all’inizio del festival musicale che quest’anno si terrà in Italia. Precisamente a Torino grazie alla vittoria da parte dei Maneskin nell’ultima kermesse che si è verificata ad Amsterdam.
Nel frattempo, però, la tv di Stato del paese ha voluto fare un vero e proprio appello all’organizzazione dell’Eurovision Song Contest affinché non partecipi la Russia. Ovviamente per tutto quello che sta accadendo in questo momento.
Proprio negli ultimi minuti è arrivata la decisione ufficiale da parte dell’EBU (Unione Europea di Radiodifussione) che ha deciso di accogliere la loro richiesta e di escludere dalla competizione proprio i russi. Nessun artista potrà esibirsi nella città italiana dal 10 al 14 maggio. Lo hanno annunciato con un comunicato stampa.
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La loro presenza, aggiungono nella nota, potrebbe portare discredito all’Eurovision confermando che la stessa EBU è una organizzazione apolitica. Se ne stava parlando già in questi giorni ancor prima dell’attacco, ma dopo questi ultimi avvenimenti si è arrivati a questa decisione.
Anche se, in un primo momento, gli stessi organizzatori avevano dato il loro ok alla partecipazione. L’obiettivo, concludono, è quello di proteggere i valori di questa competizione culturale che riunisce il pubblico e celebra la diversità della musica.