Duro appello da parte di Zelensky: la Russia avanza in Ucraina e l’esercito inizia a registrare pesanti perdite.
Una pioggia di notizie e video, in una clima teso che dall’Ucraina si sta trasformando allarme per tutto il mondo. L’offensiva nelle città prese d’assalto dalle milizie russe si è trasformata in una occupazione della centrale di Chernobyl, porta d’ingresso per la Crimea, e in una lunga serie di bombardamenti su Kiev e Mariupol.
L’Ucraina inizia a fare la conta delle perdite, mentre dall’Europa e dagli States arrivano le prime sanzioni per Putin. Un monito che non ferma le mire della Russia, decisa a portare avanti una guerra senza dare indicazioni al mondo sulla fine di un conflitto pesante e pericoloso.
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Da Zelensky, convinto nelle prime ore d’assalto alla nazione che l’Ucraina avrebbe resistito alle offensive, arriva ora un drammatico appello che suona come un campanello d’allarme alle potenze mondiali, e soprattutto è un segnale durissimo alla sua nazione in queste ore delicate.
Probabilmente l’Ucraina contava su un appoggio dalle forze mondiali che non è arrivato. Al netto degli avvertimenti, inascoltati e poco incisivi nei confronti della Russia, poco è stato fatto in queste ore drammatiche. L’esercito ucraino è solo, orgogliosamente continua a combattere e riferire di perdite anche fra gli avversari e di una guerra che sarà affrontata per respingere il nemico.
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La verità però è che la Russia avanza, è alle porte di Kiev, sta mettendo sotto assedio le altre città senza frenare una escalation pericolosa. Zelensky per la prima volta ha abbassato la maschera chiedendo aiuto al mondo intero. “Siamo soli – ha dichiarato – e le sanzioni non sono riuscite a frenare la Russia”. Poi il duro appello: “Stanno prendendo i mira obiettivi civili e stiamo difendendo il paese”.
Un elogio alla stoica resistenza dell’Ucraina, che però è in difficoltà. “Stiamo combattendo da soli – ammette – ma prima o poi si dovrà aprire un dialogo per mettere fine alle ostilità. Abbiamo bisogno di una coalizione per bloccare la guerra e faccio un appello al gruppo Bucarest 9, per ricevere aiuti e fare pressioni sull’aggressore”. Il gruppo dei 9 di Bucarest è formato da Romania, Repubblica Ceca, Bulgaria, Estonia, Ungheria, Lituania. Lettonia, Polonia e Slovacchia. Che non sembrano essere disposte a intromettersi in un conflitto delicato. In cui l’Ucraina ora chiede aiuto al mondo per frenare una escalation pericolosa e macchiata di sangue.