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Politica

Cyber-attacchi alle infrastrutture, l’allarme di Giorgio Mulè

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Francesco Spagnolo

In un’intervista a ‘Il Giornale’ Giorgio Mulè ha parlato del rischio dei cyber-attacchi alle infrastrutture italiane. Ecco le parole del sottosegretario alla Difesa.

La guerra in Ucraina prosegue senza sosta e non si escludono degli attacchi da parte della Russia ai Paesi che hanno duramente attaccato la decisione di Putin. Tra le possibili armi di Mosca ci sono anche i cyber-attacchi alle infrastrutture. E proprio questo è stato uno dei temi affrontati da Giorgio Mulè nella sua intervista a Il Giornale.

Giorgio Mulè a ‘Il Giornale’ parla dei possibili cyber-attacchi alle infrastrutture © Ansa

Il tema è centrale nel nostro sistema – ha spiegato il sottosegretario alla Difesa – e ad agosto abbiamo dato vita all’Agenzia nazionale. Ogni giorno l’Italia subisce aggressioni alle imprese e credo sia arrivato il momento di cambiare la legge che impedisce di contrattaccare, anche solo per difendersi e contrattaccare“.

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L’esponente di Fi si è soffermato anche sulle possibili sanzioni alla Russia: “Si tratta di una risposta reale all’invasione militare, per mettere in difficoltà l’economia di chi attacca“.

Giorgio Mulè sulla guerra in Ucraina

Giorgio Mulè sull’impegno dei militari italiani in Ucraina © Ansa

In questa intervista Giorgio Mulè ha parlato anche del coinvolgimento dei militari italiani nella guerra in Ucraina: “I nostri soldati andranno a rafforzare il contingente Nato per presidiare i Paesi limitrofi all’area di crisi che fanno parte del Patto Atlantico […]. Ai militari che si trovano già in Lettonia e Romania si aggiungeranno poche unità (circa 400 ndr) e saranno impegnati subito per pattugliamento e intelligence, anche con 2-3 navi nel Mediterraneo. Da giugno a settembre, inoltre, avremo 1350 militari, 77 mezzi, 2 navi e 5 aerei in questi territori. In caso di necessità il numero potrà aumentare per arrivare ad un massimo di 1970 soldati“.

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Tutte operazioni che saranno guidate da Figliuolo. “Il generale non interverrà sul territorio, dove ci saranno i comandanti dei diversi contingenti – ha spiegato Mulè – ma avrà il ruolo di guida del Comando operativo di vertice interforze. Metterà insieme tutte le truppe“.

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