Il presidente russo, Vladimir Putin, ha ordinato al comando militare di mettere in allerta le forze di deterrenza nucleare
Cosa c’è nella testa di Vladimir Putin? Il suo nome, il suo volto e i suoi occhi sono associati ormai alla figura di un uomo terribile, sanguinario e minaccioso che, improvvisamente, ha mandato il mondo in crisi scatenando un conflitto terribile e inaspettato. Un conflitto che, con ogni probabilità, Putin potrebbe non perdere.
La risposta, per molti, è semplice. Il suo arsenale è forte, così come gli uomini: tanto forte da farci sentire quasi tutti a rischio. Ad un impianto di guerra già forte, si aggiunge il pericolo del nucleare, rafforzatosi dopo la presa di Chernobyl. “Chiunque tenti di crearci ostacoli e interferire sappia che Mosca risponderà con conseguenze mai viste prima. Siamo preparati a tutto”, ha detto Vladimir Putin nel discorso del 24 febbraio, in cui annunciava l’invasione dell’Ucraina. Le sue parole – “conseguenze mai viste prima” – hanno fatto balzare nella testa una parola: nucleare.
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Secondo l’International Peace Research Institute (Sipri) di Stoccolma, Stati Uniti e Russia detengono il 90% delle forze nucleari globali. Di queste, tremila sono già schierate nei missili o localizzate in basi militari con forze operative, pronte per essere utilizzate nell’attacco. La Russia, potenza nucleare, Paese con armamenti nucleari, è inoltre una delle due maggiori potenze nucleari mondiali. Inoltre, le armi nucleari sono state portate da Putin come una delle ragioni dell’invasione in quanto proprio l’Ucraina si servirebbe – questa la tesi russa – di tattiche nucleari, costituendo una minaccia strategica per la Russia. La Russia è arrivata all’attacco dell’Ucraina molto più pronta di quanto si pensasse. In meno di 24 ore, dopo l’avvio dell’operazione militare in Ucraina, il territorio si è praticamente ritrovato accerchiato e Kiev è stata raggiunta in meno di 24 ore.
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Se la Russia ha attaccato l’Ucraina, allora potrebbe attaccare chiunque: le armi del Cremlino sembrano cambiare e mutare lo scenario militare nel continente. Infatti, con le attuali posizioni avanzate, tutta l’Europa si ritrova potenzialmente a rischio, all’interno del raggio d’azione dei missili che potrebbero andare a colpire le capitali europee. Il pericolo del nucleare, inoltre, sembra rafforzarsi con le ultime dichiarazioni di Putin: il presidente ha ordinato al comando militare di mettere in allerta le forze di deterrenza nucleare dopo le dichiarazioni aggressive dei paesi Nato.