Dopo aver passato ore tremende in Ucraina l’ex allenatore del Sassuolo ora allo Shakhtar è riuscito a trovare la giusta soluzione
E’ finita. L’angoscia e la paura sono un ricordo che a breve diventerà sempre più lontano. Roberto De Zerbi e il suo staff hanno lasciato l’Ucraina e stanno rientrando in Italia. Il tecnico lo aveva detto che non avrebbe lasciato l’Ucraina fino a quando anche l’ultimo dei suoi calciatori avesse riabbracciato i suoi familiari. E così è stato.
Dopo la partenza dei calciatori del suo Shakhtar verso i rispettivi paesi, l’allenatore bresciano, in compagnia del suo staff, ha lasciato la città di Kiev, dove lo Shakhtar si trovava dopo il ritiro invernale in Turchia, previsto prima di ricominciare il campionato, poi sospeso per il conflitto tra Ucraina e Russia.
Non ci credeva quasi più, ma alla fine tutto è andato bene
Nelle scorse ore, il presidente federale Gravina aveva preannunciato il supporto alle operazioni di rimpatrio di De Zerbi e dello staff. Anche Andrea Consigli, suo portiere ai tempi del Sassuolo, dopo la vittoria con la Fiorentina aveva detto di averlo sentito “preoccupato“. Ma adesso tutto si sta sistemando per il meglio.
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Lui, il vice Possanzini e tutti gli altri italiani, con loro anche Nicolini, dirigente della squadra ucraina, sono riusciti a prendere il treno e dirigersi verso la Polonia o la Romania, dove saranno domani, poi subito un aereo per l’Italia. . De Zerbi e lo staff hanno lasciato Kiev in treno . Nelle previsioni, il gruppo dovrebbe arrivare alla frontiera a notte fonda o all’alba. Dopodiché, lui, il vice Possanzini e tutti i collaboratori raggiungeranno l’Italia.
