E’ stato uno dei campioni di pugilato più importanti della storia, ora è il Sindaco di Kiev e mostra i muscoli per difendere la sua città
La battaglia più difficile. Con il suo “pugno di ferro” ha sconfitto tutti gli avversari che durante la carriera si è trovato davanti sul ring. Sul quadrato ha battuto tutti, diventando nel 2000 fino al 2013 campione dei pesi massimi WBO e WBC. Ma adesso Vitaly Klitschko, come sindaco di Kiev, si trova ad affrontare la situazione più complicata e tragica della sua vita: quella per la sopravvivenza del suo paese invaso dalla Russia di Putin. “Sono a circa venti chilometri da qui, ma noi non abbiamo paura, siamo qui e li aspettiamo. I russi devono capire che questa è la nostra terra e la difenderemo a ogni costo“, le parole pronunciate dal numero uno di Kiev in un’intervista alla televisione ucraina.
E’ durissimo il primo cittadino di Kiev e duro nei toni: “L’esercito russo è uno dei più grandi al mondo e sarà una lotta difficile, ma gli ucraini combatteranno per il nostro futuro, combatteranno per i nostri figli in prima linea nella difesa di una città ormai sotto assedio -. Il nostro obiettivo è costruire un Paese moderno e democratico ed essere parte della famiglia europea”.
“La situazione nella capitale e’ complicata e tesa – ha detto Vitali Klitschko -. Il nemico non ha fatto irruzione nella città, ma gruppi di sabotaggio stanno operando a Kiev. Le forze militari, di polizia e di difesa territoriale stanno individuando e neutralizzando i sabotatori“. Le parole del sindaco di Kiev in un’intervista rilasciata quest’oggi alla televisione ucraina. “Tutte le infrastrutture critiche della città funzionano. Il trasporto pubblico ora non funziona, nemmeno la metropolitana. Le stazioni della metropolitana funzionano come rifugi”
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“La nostra situazione economica è una tragedia – ha detto il sindaco di Kiev -, anche e soprattutto a causa della guerra che i russi hanno iniziato senza motivo. Questa è la nostra terra e la difenderemo con tutta l’anima. Si legge di continuo di negoziati, va bene, ma, sinceramente, mi spiegate per quale motivo dobbiamo negoziare? Ci dobbiamo mettere a parlare per cosa? Sono loro che ci hanno invaso senza alcun motivo e senza alcuna ragione. L’unico negoziato, l’unica cosa di cui si può e si deve parlare è che loro se ne devono andare“