Pari e patta in quello che è il derby della pace: spettacolo sugli spalti fra Milan e Inter di Coppa Italia, in campo invece le squadre si annullano.
La semifinale di Coppa Italia fra Milan e Inter non sarà di certo ricordata per lo spettacolo in campo. Un pari giusto, con occasioni da una parte e dall’altra ma mai con una squadra capace di imprimere l’accelerazione giusta per piazzare la rete vincente.
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Trionfa la prudenza quindi, soprattutto nel finale e in vista del ritorno, ma a vincere è il popolo di San Siro. Rossoneri e nerazzurri non sono mai stati cosi uniti nel sostenere un messaggio di pace. Maglie in campo per i protagonisti nel riscaldamento, bandiere ucraine fra i tifosi, le parole di Shevchenco.
Il messaggio è chiaro, ma dopo il primo minuto inizia la partita vera. La prima conclusione è di Calhanoglu ma non impegna Maignan. Risponde la squadra di Pioli al 10′ ma Saelemakers è murato da Handanovic e Theo Hernandez spreca. Risponde Dzeko senza fortuna e poi il Milan perde per infortunio Romagnoli. Le squadre spingono entrambe sull’acceleratore, le occasioni non mancano ma i pericoli veri per i portieri sono pochi.
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Nella ripresa il Milan protesta per un contatto di Skriniar con un calciatore, ma Mariani non segnala il fallo e lascia correre. L’Inter sembra soffrire, poi reagisce e il copione non cambia. Tante folate, poche manovre ragionate. Theo vanifica un contropiede, Florenzi calcia centrale e l’Inter sui calci piazzati prova a rendersi pericolosa. Tornano in campo Correa e Gosens che fa l’esordio, ma la gara termina 0-0. Un risultato giusto che rimanda l’incontro al ritorno, in cui varrà ancora la regola del doppio gol in trasferta, che lascia più speranze al Milan. Vince però il pubblico, vince un messaggio di pace, e in un derby non è poco.