Il volto del Sommo Poeta scelto dai tifosi viola per accogliere il ritorno dell’attaccante serbo, passato a gennaio alla rivale Juventus: sugli striscioni alcuni endecasillabi della Divina Commedia.
Accoglienza infernale. Semifinale d’andata di Coppa Italia, Dusan Vlahovic che torna all’Artemio Franchi – il suo stadio fino a gennaio – da calciatore della Juventus. Da beniamino a rivale contestato, un addio doloroso, l’ennesimo idolo viola diventato bianconero.
Cori e fischi contro l’attaccante serbo, 10mila fischietti consegnati ai tifosi per far sentire meglio il proprio dissenso per la scelta presa nell’ultima sessione di mercato. Non solo, prima del match è stata organizzata una scenografia speciale con Dante Alighieri protagonista: il “tradimento” del bomber il riferimento della Curva Fiesole, il settore più caldo dei supporters di casa.
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Il volto enorme di Dante spicca sulle fiamme rosse e gialle del suo “Inferno”: questo il disegno scelto dai tifosi della Fiorentina. Lo spettacolo è iniziato prima del fischio d’inizio. “Fiorenza, per lo ‘nferno tuo nome si spande”, il messaggio scritto sullo striscione sottostante. Tradotto: “Firenze il tuo nome è conosciuto persino all’Inferno”. Un riferimento al canto XXVI dell’Inferno, in cui il Sommo Poeta si trova al cospetto delle anime punite per la loro vita terrena fraudolenta.
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E poi un altro striscione: “Non vo’ che più favelle, malvagio traditor, ch’a la tua onta io porterò di te vere novelle” (“Ormai non voglio più che tu parli, malvagio traditore, infatti io porterò sulla Terra notizie veritiere di te, che ti infameranno”). In questo caso un passaggio del canto XXXII dell’Inferno, dedicato ai traditori della patria e dei parenti. Poche interpretazioni sul senso…