Da Kiev a Roma per curarsi. Questo è il viaggio che Erik e Anna, due nomi di fantasia, hanno fatto insieme alle loro mamme durante la guerra per riuscire ad essere curati in Italia.
La guerra ci lascia in eredità sempre storie incredibili ed è questo il caso di Erik e Anna (nomi di fantasia ndr) che sono stati costretti a lasciare, insieme alle loro mamme, Kiev per andare a Roma e continuare quelle cure interrotte dallo scoppio della guerra.
Due storie molto simili e raccontate dall‘Ansa. Uno di questi protagonisti è Anna, una bambina di sette anni che da un anno combatte con un nefroblastoma. Le bombe hanno fermato le cure e la mamma, grazie anche alla presenza di una delle nonne in Italia, è riuscita a mettersi in contatto con l’ospedale Gemelli di Roma. Da qui la decisione di viaggiare in treno per raggiungere la Romania dove c’era un aereo che li aspettava per andare a Fiumicino e proseguire quelle cure che ormai mancavano da tempo.
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Una vicenda simile ha visto protagonista anche Erik, bambino di soli tre mesi ammalato di atrofia muscolare. In questo caso il trasferimento è avvenuto al centro clinico di Trieste, dove continuerà il suo percorso di cure interrotto dalle bombe in Ucraina.
Erik ed Anna ora sono in Italia per curarsi
Anna ed Erik ora sono in Italia per proseguire il loro percorso di cure. Con loro ci sono le mamme, forse le vere protagoniste di questa guerra. Il loro coraggio di attraversare un Paese sotto le bombe per portare i figli in Italia resterà tra le pagine forse più belle di questo conflitto in Ucraina.
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Ora i due bambini sono al sicuro, ma sperano presto di poter ritornare in quella Kiev per riabbracciare tutti i parenti e giocare di nuovo con gli amici e i familiari come facevano prima di quel tragico 24 febbraio, giorno dell’invasione russa in Ucraina.