Gli atleti russi non ci stanno: “Siamo vittime di discriminazione etnica”

Gli atleti del Comitato olimpico russo non hanno partecipato alla riunione tra il CIO e i comitati olimpici nazionali per protesta verso le esclusioni dalle competizioni internazionali.

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EPA/Guillaume Horcajuelo

I rappresentanti del Comitato olimpico russo hanno unanimemente deciso di non partecipare all’incontro odierno tra il CIO e le commissioni dei comitati olimpici nazionali. Il fine dell’incontro era quello di “discutere le raccomandazioni sulla nostra partecipazione alle competizioni internazionali, che sono state precedentemente adottate e rese pubbliche dal CIO”. Le raccomandazioni del CIO sono state definite “una discriminazione etnica” nei confronti degli atleti russi e bielorussi. Si parla di “un chiaro segnale che lo sport internazionale si sta trasformando in uno strumento di giochi politici”. Questo è quanto espresso in una nota dai rappresentanti del Comitato olimpico russo.

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“È ovvio per noi che tutte le decisioni sono state prese sotto la forte pressione esterna di forze che sono lontane dal comprendere i principi di integrità del movimento olimpico e di non interferenza della politica nello sport”. In tal modo prosegue la nota degli atleti russi, che affermano inoltre quanto segue. “Ora, sono previste delle consultazioni, ma solo dopo che le decisioni sono state prese e persino eseguite. Si scopre che l’opinione degli atleti, la nostra opinione, non ha più importanza.

Rispetto all’incontro tra il CIO e i vari comitati nazionali, la nota del ROC (Russian Olympic Committee) afferma quanto segue. “Questo evento si trasformerà in una sorta di ‘discussione aperta’ per compiacere coloro che chiedono semplicemente il ‘linciaggio’ degli atleti russi. Si tratta di ‘un’occasione per rinunciare alla cittadinanza russa’ o di un tentativo di giustificare le restrizioni e le sanzioni ingiustamente imposteci?”.

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EPA/How Hwee Young

“Ancora più deplorevoli” sono definite inoltre “le azioni di alcuni dei nostri colleghi atleti dall’estero, che chiedono a gran voce al pubblico in generale ed a tutte le organizzazioni internazionali di vietare semplicemente a russi e bielorussi di partecipare alle competizioni internazionali. È una scusa per eliminare un concorrente con le mani di altri al di fuori dei luoghi di gara, senza una competizione sportiva leale…?”.

Il ROC accusa inoltre “alcuni siti web sportivi”, rei di aver pubblicato “palesi falsi e false informazioni sugli atleti russi e sulla loro posizione, aggravando così la situazione per giustificare le raccomandazioni adottate dal CIO”.

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La nota si conclude con le seguenti parole. “In questa situazione, la Commissione degli atleti della ROC invita le autorità sportive internazionali ad astenersi dalla politicizzazione dello sport e dal prendere decisioni discriminatorie in relazione agli atleti russi e a garantire uguali diritti a tutti gli atleti di partecipare alle competizioni. Se le violazioni dei diritti e degli interessi legali degli atleti russi continueranno, saremo pronti a fornire tutta l’assistenza possibile a qualsiasi atleta russo nell’ambito delle procedure legali esistenti e degli strumenti legali disponibili per osservare e attuare i principi di legalità e giustizia, e la lettera della Carta Olimpica”.

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