Il nazionale ucraino Yaroslav Rakitskiy lascia lo Zenit San Pietroburgo, dopo essere stato per tre anni un pilastro della difesa della compagine russa.
Una storia travagliata, piena di colpi di scena. Questa la vita del difensore nato nell’89, pilastro dello Shakhtar Donetsk nonché della nazionale ucraina. Yaroslav Rakitskiy aveva sorpeso tutti nel 2019, decidendo di trasferirsi in Russia per giocare nello Zenit San Pietroburgo. Trasferimento digerito malissimo dai suoi connazionali, i quali lo hanno chiamato “traditore” e altri epiteti poco gentili, chiedendo alla Federazione dei provvedimenti. Da ciò, il difensore ucraino è stato escluso dalla nazionale dal selezionatore, che ai tempi era la vecchia gloria del Milan Shevchenko.
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Una vera e propria damnatio memoriae, quella riservata a Rakitskiy. Il suo nome era stato quasi bandito dall’Ucraina, con il calciatore che è stato accusato di supportare i separatisti filo-russi. “Vorrei essere convocato ma il calcio è diventato troppo politico. I giocatori ora sono selezionati con la paura di sbagliare. Lascio la nazionale. È stato un onore per me difendere la nazionale del mio paese, un onore vincere e dimostrare la forza degli ucraini”. Queste le parole usate al tempo da Rakitskiy per provare a spiegare la delusione provata a causa dell’impossibilità di vestire i colori della nazionale gialloblu.
La situazione è peggiorata notevolmente, con l’incubo della guerra che si è materializzato dopo l’invasione della Russia in Ucraina. Il Paese ha dunque iniziato a combattere e resistere, e lo stesso Yaroslav Rakitskiy ha voluto incoraggiare l’Ucraina postando sui suoi profili social la bandiera gialloblu con un messaggio sentito. I post e il profilo del calciatore sono però scomparsi, e Rakitskiy è stato escluso a sorpresa nella partita contro il Rubin Kazan. Ma non finisce qui.
Nella giornata di oggi è arrivato su Twitter il comunicato ufficiale dello Zenit San Pietroburgo, che ha ufficializzato la risoluzione consensuale con Rakitskiy. È stato proprio il difensore a richiedere la risoluzione del contratto. Questa la nota del club russo: “A causa di una difficile situazione familiare, il giocatore ha chiesto la risoluzione anticipata del contratto con il club”. Dopo aver parlato delle tappe dell’esperienza calcistica di Rakitskiy in Russia, con l’ucraino che è riuscito a vincere tre campionati, due Supercoppe e una coppa, lo Zenit ha voluto dire grazie al suo ex difensore: “Il club e i suoi tifosi. Yaroslav Rakitsky per il tempo trascorso a San Pietroburgo, per il suo atteggiamento professionale e appassionato nei confronti del gioco. Auguriamo sinceramente benessere alla famiglia e agli amici di Yaroslav Rakitskiy e, naturalmente, speriamo di vederti sui campi di calcio”.