Roma, l’attaccante Afena-Gyan fa andare su tutte le furie il proprio allenatore che non riesce a perdonarlo e decide di punirlo. In che modo? Lo rimanda in Primavera, ma cosa è successo?
Nel corso dell’ultima partita di campionato i giallorossi non hanno potuto contare su uno dei talenti promossi in prima squadra dalla Primavera della Roma. Come ben potete notare dalla foto stiamo parlando di Felix Afena-Gyan. José Mourinho è rimasto incantato dalle sue qualità fisiche ed ha deciso di promuoverlo subito in prima squadra dove si è tolto già le prime soddisfazioni di andare in rete. Contro lo Spezia, però, non ha potuto aiutare il suo team. Poco importa visto che la vittoria è arrivata ugualmente anche se all’ultimo secondo.
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Anche se, nelle ultime ore, il suo nome è nuovamente sulle prime pagine dei social dedicati alla Roma. Non si tratta del recupero dal suo infortunio, ma tutt’altro. Un argomento che ha fatto infuriare non solo la società, ma soprattutto il suo allenatore che ha deciso di punirlo. In che modo? Come lo ha promosso in prima squadra così lo ha rispedito in Primavera. Cosa ha fatto? Decisamente le ore piccole, ora vi raccontiamo.
Il classe 2003 ha fatto le ore piccole in discoteca (quartiere Eur), tanto da tornare a notte fonda. Il calciatore è stato beccato dai suoi tifosi con delle foto e dei video che sono subito circolati sul web e che hanno fatto arrabbiare non poco il club. Lo stesso Mourinho, infatti, ha deciso di rispedirlo in Primavera come sorta di punizione. Ovviamente non si sa per quanto tempo. Una brutta notizia per il mondo del Fantacalcio ed anche per gli stessi supporters dei “lupacchiotti”.
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Non è il primo episodio che capita visto che, proprio pochi giorni fa, anche Nicolò Zaniolo e Stephan El Shaarawy sono stati beccati in discoteca (a pochi passi dall’Olimpico) poco dopo la partita pareggiata contro l’Hellas Verona. Anche in quella circostanza i due calciatori non sono scesi in campo per via di alcuni problemi muscolari. Adesso starà al nazionale ghanese riconquistare la fiducia del proprio allenatore.