Le conseguenze della crisi ucraina avranno effetti visibili anche in Italia. L’allarme di Confindustria
Sette banche russe fuori dal sistema Swift. La decisione è arrivata ieri, quando gli ambasciatori Ue hanno approvato l’esclusione di diverse banche russe dal sistema Swift, nell’ambito delle sanzioni alla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina.
Nella lista non c’è la principale banca russa, Sberbank. Ad essere colpite saranno Vtb Bank, Bank Rossiya, Bank Otkritie, Novikombank, Promsvyazbank, Sovcombank, Veb.rt. Non è inclusa neanche Gazprombank, principale istituto usato per il pagamento del gas russo.
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L’obiettivo è isolare la Russia politicamente, economicamente e finanziariamente e gli effetti delle sanzioni e delle restrizioni imposte alle attività della Banca centrale russa stanno mostrando già i risultati. Il rublo è in caduta libera con effetti a catena sulle Borse. La moneta russa, che prima della guerra in Ucraina trattava a 75 sul dollaro, viene scambiata a 107, sopra soglia 100 in lieve recupero rispetto a ieri ma decisamente in down rispetto a tempi antecedenti all’invasione.
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La guerra russo ucraina ha effetti visibili sulle imprese, che hanno iniziato a bloccare gli scambi con Mosca; sullo sport, con rappresentanti di alto rango e comitati che hanno bandito la Russia dalle competizioni; sui viaggi, con il blocco degli spazi aerei; sulle vite umane, con decine e decine di morti; sulla tecnologia, con Apple che ha sospeso la vendita di tutti i suoi prodotti in Russia; sull’informazione, via Russia Today News e Sputnik dagli App Store fuori dalla Russia; sui colossi dell’economia, come la Jaguar Land Rover – britannica – che ha sospeso le consegne di veicoli in Russia.
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Le conseguenze della crisi ucraina avranno effetti visibili anche in Italia. Secondo Confindustria – riporta Il Corriere – i nuovi picchi di prezzo in relazione alla crisi ucraina potrebbero far salire la bolletta energetica dell’industria a 51 miliardi quest’anno. Per il presidente Carlo Bonomi, sull’energia servono decisioni coraggiose in tempi rapidissimi e una politica energetica comune in Ue. In un Ecofin straordinario virtuale i ministri delle finanze dei 27 paesi Ue, discuteranno l’impatto delle sanzioni sull’economie russa ed europea, gli effetti dell’impennata dei prezzi dell’energia. Intanto, la commissione Ue sta lavorando a soluzioni per aiutare le imprese. L’obiettivo è trovare un approccio coordinato a livello europeo per non alterare il mercato interno, attraverso fondi compensativi e intervenendo sugli aiuti di Stato.