Ucraina, anche il Giappone ha deciso di scendere in campo e non intende assolutamente restare con le mani in mano a guardare. Partita la richiesta: “Arrivano i Samurai”
Il popolo ucraino sta combattendo con tutte le armi che hanno a disposizione per rispedire a casa l’invasore russo. Non è affatto semplice visto che la situazione nel paese è drammatica. Continuano i bombardamenti da parte dei nemici che attaccano senza alcuna pietà. I morti che si registrano fino a questo momento sono molti, sia da una parte che dall’altra. Il presidente Zelensky ha invitato anche i civili a impugnare le armi con il solo scopo di far proteggere la loro patria dagli invasori.
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Tutto il mondo sta con gli occhi puntati e segue, con apprensione, quello che sta accadendo. Il presidente ucraino chiede aiuto all’Unione Europea con la speranza che possa intervenire. Nelle prossime ore è previsto un secondo negoziato (che, a differenza della Bielorussia, questa volta si verificherà al confine della Polonia) tra la delegazione del paese attaccato e quella che sta attaccando. Nel frattempo, però, dall’Oceano Pacifico è partita una richiesta in aiuto della popolazione orientale.
Il Giappone, o almeno una piccolissima parte, ha deciso di non rimanere fermo a guardare e intende aiutare l’Ucraina che sta continuando a subire dei pesanti attacchi. Secondo quanto riporta il giornale ‘Mainichi Shimbun‘ almeno una settantina di volontari sono pronti a combattere al fianco della popolazione ucraina. Tra questi fanno parte 50 ex membri delle Forze di autodifesa del paese nipponico e due veterani della Legione straniera francese.
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Un portavoce dell’ambasciata ucraina in Giappone ha rivelato di aver ricevuto delle chiamate da persone che intendono combattere per difendere la nazione straniera. La notizia è stata confermata in più luoghi: sia dal Centro per le comunicazioni strategiche sia per la sicurezza delle informazioni dell’Ucraina su Facebook. “Samurai pronti a combattere“, così recita lo slogan. Nel frattempo il Giappone ha chiesto alla sua gente di cancellare viaggi in Ucraina, ovviamente per quello che sta accadendo.