Il catasto spacca la maggioranza, un voto cambia tutto: volano stracci tra i partiti

Il centrodestra compatto sullo stralcio dell’articolo 6 della delega fiscale. La riforma del catasto passa per un voto

La riforma del catasto apre una nuova piaga nel Governo, mentre fuori dai confini nazionali è in atto una sanguinosa guerra tra Ucraina e Russia che potrebbe in un attimo distruggere gli equilibri internazionali. Ieri, la commissione Finanze della Camera ha respinto l’emendamento del centrodestra che voleva cancellare l’articolo 6 della delega fiscale e quindi dare lo stop alla revisione del catasto con la nuova mappatura dal 2026, aggiornando i valori di mercato degli immobili.

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La votazione è finita con un solo voto di scarto, 23 a 22. Da una parte ci sono Lega, Forza Italia e Fdi che hanno votato insieme per abrogare la riforma, spaccando quindi la maggioranza di governo con Matteo Salvini capofila che sembra insistere su questa tematica quando, fanno notare dalla controparte, ci sono temi più urgenti da affrontare. Inutile la telefonata di Mario Draghi che avrebbe chiamato nel pomeriggio di ieri Silvio Berlusconi a fare da mediatore. “Il centrodestra ha appena tentato di far cadere il governo Draghi sul riordino del catasto. Non vi è riuscito per un soffio. Abbiamo tenuto. Sembra una fake news, in uno dei giorni più drammatici della nostra storia recente. Purtroppo è una notizia vera. Sono senza parole”, scrive Enrico Letta su Twitter.

Gli fa eco il senatore del Pd Andrea Marcucci: “La decisione del centrodestra di insistere con la divisione della maggioranza sulla riforma del catasto, ignorando tutto quello che sta succedendo, è letteralmente irresponsabile. Ed anche un po’ ridicola”. Duro anche Vita Martinciglio, capogruppo dei 5S in commissione Finanze: “Trovo irrispettoso e strumentale l’atteggiamento di Lega e soprattutto di Forza Italia, i cui ministri avevano espresso voto favorevole in Consiglio dei ministri. Nel pieno delle trattative, con il M5S che si era dichiarato disponibile a una mediazione, le dichiarazioni fuori luogo del capogruppo forzista rappresentano una mancanza di rispetto, anche istituzionale, oltre che una mistificazione della realtà, in quanto è scritto a chiare lettere che non vi sarà alcuna conseguenza nell’imposizione immobiliare”.

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Le reazioni

“E’ incomprensibile che il testo redatto a Palazzo Chigi, sul quale si poteva lavorare per avere la condivisione di tutti i partiti di maggioranza, non sia stato presentato in commissione dallo stesso governo che lo aveva preparato”, commenta invece Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia. “Tanto tempo perso per un nulla di fatto. Sono rammaricato, ma anche sorpreso dall’accaduto per le energie inutilmente spese nell’interesse comune. FI era al lavoro da tre giorni su questo fronte, con l’obiettivo di trovare, unitamente agli altri partiti di maggioranza, un testo che escludesse interpretazioni atte a introdurre tasse sulla casa. Evidentemente il buon intendimento di Forza Italia è stato ignorato da dinamiche che non rispondono agli interessi degli italiani e nemmeno al bene dell’esecutivo che su questi si misura”.

“La bocciatura dell’emendamento per stralciare la riforma del catasto dalla delega fiscale è l’ennesimo segnale che questo è un governo a traino del Partito democratico che non può fare gli interessi degli italiani”, sottolinea in una nota la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, secondo cui è “surreale che dopo due anni di pandemia e durante una crisi internazionale potenzialmente devastante l’esecutivo pensi a stangare gli italiani colpendo la loro proprieta'”, aggiunge.

Non si fanno attendere le repliche da destra. “Porre la riforma del catasto come la condizione per la sopravvivenza del governo Draghi dimostra quanto questo esecutivo sia lontano dalla realtà e dai problemi degli italiani. Fratelli d’Italia continuerà a mantenere l’impegno preso con gli elettori di centrodestra: no a nuove tasse sulla casa. Per questo la nostra posizione rimane la stessa: la riforma del catasto non è una priorità e va stralciata dalla delega fiscale”, dichiarano Marco Osnato, Lucia Albano e Galeazzo Bignami, deputati di Fratelli d’Italia e componenti della commissione Finanze.

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Un atto di totale irresponsabilità del centrodestra che avrebbe potuto mettere a rischio il governo in mezzo alla crisi Ucraina. Abbiamo sostenuto lealmente e con convinzione la riforma. A forza di tirare la corda Salvini e amici rischiano di provocare un disastro”, commenta invece il leader di Azione, Carlo Calenda. “Sulla riforma del catasto la Lega ha iniziato la propria campagna elettorale sulla pelle dei cittadini, lanciando slogan sugli aumenti delle tasse sulla casa. Nel corso della giornata in commissione Finanze, non è stato fatto nulla per trovare un accordo da parte del centrodestra. Forza Italia si contraddice, dopo che ha votato il testo della delega nel Consiglio dei ministri” dichiara invece Luca Pastorino, deputato di Leu e capogruppo in commissione Finanze.

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