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Social censurati, pene severe per i giornalisti: in Russia avanza la censura

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Paolo Colantoni

Dopo Facebook in Russia viene censurato un altro social network. E vengono inasprite le pene per chi “diffonde notizie false”

La comunicazione e l’informazione in Russia sta toccando i livelli più bassi di sempre. La popolazione russa subisce un altro oscuramento, che limita ancora una volta la libertà di informazione e la possibilità di accedere a news alternative a quelle del Governo centrale. Roskomnadzor, l’autorità russa per le comunicazioni, ha annunciato che bloccherà l’accesso a Twitter nel paese. In precedenza aveva comunicato di aver bloccato l’accesso a Facebook.

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In Russia censurati i social network – Ansa Foto –

Niente Facebook, niente Twitter. Bloccati i più importanti social network. Alla popolazione non è consentito postare nessuna news, immagine, foto e video. Ma la libertà di stampa e informazione non si limita alla censura dei social network. Il Governo ha appena annunciato una nuova durissima stretta: 15 anni di reclusione a chi diffonde notizie giudicate false. Una decisione che ha portato la Bbc a prendere una dura posizione. La televisione britannica ha risposto al blocco russo offrendo i propri contenuti sul dark web. La Bbc ha spiegato a tutti i suoi lettori come aggirare i blocchi della censura, usando un browser diverso dai soliti. Installando Tor, (browser gratuito e scaricabile on line) è possibile andare su due indirizzi ad hoc, uno in russo e l’altro in ucraino per continuare a leggere le notizie come sempre. I due indirizzi funzionano solo con quel programma e non sono accessibili da browser classici come Chrome, Safari o Firefox.

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In Russia si rischia seriamente di essere informati solo attraverso i bollettini ufficiali emanati dal Governo. Una scelta che sta facendo discutere in tutto il Mondo. Altre testate on line erano già state oscurate, come il sito Medusa e tre agenzie tedesche. Facebook ha intanto emesso un comunicato ufficiale, annunciando la volontà di ritornare presto on line: “Faremo il possibile per ripristinare il servizio”, ha dichiarato. Pochi minuti dopo è arrivata anche la censura su Twitter.

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