Diretta Ucraina: prima tregua e corridoi umanitari in una guerra che ha già prodotto vittime e paura. L’esercito russo sarebbe vicino ad un’altra centrale nucleare. Fra oggi e domani nuovi incontri per negoziare.
Kiev resiste, Kharkiv no, e fa la conta della vittime dopo gli assalti continui dell’esercito russo. Nell città che ha pagato fino ad ora il prezzo più caro dell’invasione si contano più di 2mila vittime, almeno 100 bambini.
Anche Mariupol è sotto assedio, mentre nella capitale l’esercito resiste e i civili trovano rifugio nella metro dopo i frequenti avvertimenti lanciati dalle sirene in città. La notizia dell’attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia ha alzato notevolmente il livello d’allarme. Zelensky ha chiesto all’Ue di intervenire per evitare una nuova Chernobyl, e i governi europei temono ora una escalation bellica con effetti potenzialmente devastanti.
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Intanto i russi avanzano verso una seconda centrale nucleare ma è tregua temporanea. Fra oggi e domani saranno previsti nuovi colloqui per provare a porre fine al conflitto che spaventa l’Europa, ma le parti sembrano ferme sulle proprie posizioni.
Ore 20.35 – L’ambasciata americana a Mosca ha invitato i cittadini statunitensi a lasciare il prima possibile la Russia.
Ore 20.00 – Il presidente ucraino Zelensky ha chiesto ai senatori americani la no fly-zone e stop all’import del petrolio russo.
Ore 19.05 – Il premier israeliano Bennett ha incontrato il presidente Putin.
Ore 18.40 – Il terzo round dei negoziati è in programma lunedì 7 marzo 2022.
Ore 17.00 – Da Mosca nuove accuse alla Nato: “Usa il pretesto della guerra per allargarsi“.
Ore 15.10 – La Francia ha annunciato che da lunedì inizieranno dei voli di addestramento dei jet veloci in Bosnia.
Ore 14.58 – La Rai ha sospeso tutti i servizi giornalisti dalla Russia.
Ore 12.34 – Il presidente Fico da Castel Volturno ha confermato la posizione dell’Italia: “Il cessate il fuoco deve essere immediato. Poi la conferenza di pace”.
Ore 12.24 – I Foreign Office britannici hanno invitato i cittadini a lasciare la Russia il prima possibile.
Ore 11.57 – Il Cremlino ha confermato che si tratta di una stretta necessaria quella sui media che nasce dalla guerra d’informazione.
Ore 10.30 – Lo staff di Medici senza frontiere, ancora nei rifugi a Mariuol, chiarisce che i corridoi umanitari previsti a partire dalle ore 10 italiane non sono ancora stati attivati.
Ore 10 – Podolyak, consigliere di Zelensky, manda un messaggio chiaro alla Russia: “Non stiamo solo dimostrando che siamo in grado di vincere come dice Blinken – ha ammesso – ma stiamo dimostrando che stiamo già vincendo. L’onnipotente esercito russo – prosegue – non esiste, e anche la loro propaganda è morta”.
Ore 9.20 – In corso d’opera le operazioni di evacuazione da Mariupol. Sarebbero 200 mila le persone pronte ad abbandonare una delle città maggiormente colpite dalle bombe in Ucraina.
Ore 8.30 – Diventa virale il video dell’assalto ad una troupe di giornalisti britannici. Paura e urla all’interno del veicolo. Ci sono feriti.
Ore 7.30 – La Russia annuncia la tregua nei bombardamenti: corridoi umanitari a Mariupol e Volovakha.
Ore 7 – Intervento di Boris Johnson. Dopo l’attacco alla centrale nucleare e il rimbalzo di accuse fra Russia e Ucraina, il premier britannico si dice preoccupato di un conflitto distruttivo.
Ore 6.15 – Elon Musk contro la censura alle notizie russe. In un tweet svela che i suoi satelliti Starlink non censureranno né bloccheranno i media russi.