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ESCLUSIVA – Don Matteo Selmo: “Tanti giovani riscoprono la bellezza della fede”

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Francesco Gnagni

Don Matteo Selmo è diventato noto ai social per la sua “performance” canora dall’ambone della sua parrocchia, in cui intonava per qualche secondo le parole della canzone vincitrice di Sanremo per raccontare il passo del Vangelo di quella domenica. 

Don Matteo Selmo – photo web source

Co-parroco della chiesa di Lonato del Garda, Don Matteo ha avuto tanti elogi ma anche critiche, come quella apparsa in prima pagina sul Corriere della Sera a firma di Massimo Gramellini. “Da Bach a Mozart, un tempo erano i musicisti che componevano per i preti, non i preti che scimmiottavano i musicisti”, ha scritto l’opinionista con piglio critico. “La Chiesa si limitava a fornire la materia prima: il senso del sacro, quello di cui i ragazzi hanno più fame, e basta affacciarsi a un qualsiasi convegno ad argomento spirituale per trovarli nelle prime file”.

“Tanti giovani riscoprono la bellezza della fede”

Insomma, una performance troppo “desacralizzante”, la stessa critica rivolta a Papa Francesco che va a dialogare nel salotto Rai di Fabio Fazio, un vero paradosso per un mondo da cui il sacro è stato sostanzialmente espunto, marginalizzato ogni giorno.

Lui invece, sull’onda di una “popolarità” inattesa e nemmeno cercata, come oggi accade spesso sui social, ma che ha riscosso enorme successo e simpatia tra i giovani e in tutto il popolo della rete, tira dritto per la sua strada. Che è quella di comunicare il Vangelo come meglio può, mettendo Gesù al primo posto, al di sopra di ogni velleità mondana.

Ad esempio nel rapporto con i giovani, con cui don Matteo lavora con particolare attenzione nella sua parrocchia. “La notizia che troviamo sempre è che le Chiesa si svuota, i giovani non partecipano più, eccetera. Però è anche vero che tanti giovani stanno riscoprendo la bellezza della fede, ad esempio quando cercano in tanti luoghi e tante storie e in tante situazioni la bellezza e la verità per la loro vita, ma si trovano poi tanto delusi e a terra”, ha raccontato il sacerdote in esclusiva ai microfoni di Notizie.com.

Don Matteo: “La fede può risvegliare la vita di tanti”

Per questo, la sua certezza è che “la fede ancora oggi può davvero risvegliare la vita di tanti, adolescenti e giovani che hanno desiderio di una vita bella hanno fiuto anche di dove trovarla. E quindi si torna spesso alla fede e all’annuncio del Vangelo”.

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La scelta di don Matteo di raccontare alcune canzoni durante la Messa è diventata esplosiva in termini di “viralità” in rete. La sua voce e la sua omelia è arrivata praticamente ovunque, su ogni telefonino e schermo del Paese, colpendo nel segno. “È bella la vita di Pietro, perché è tanto simile alla nostra“, le sue parole sono diventate un vero e proprio motto di spirito, quasi un “tormentone” social.

Don Matteo Selmo – photo web source

“La bellezza è qualcosa di fronte alla quale dire: che bello”, risponde lui a commento della sua scelta di citare nell’omelia le canzoni sanremesi, in particolare la vincitrice “Brividi” di Blanco e Mahmood. “Non sei tu che crei la bellezza ma è la bellezza che entra dentro di te. Quindi nell’arte principalmente la bellezza si esprime alla grande. Non cito solo canzoni, a volte mi è capitato di citare qualche film, quadro, opera, azione sportiva. Lo faccio io ma lo fanno tantissimi preti che portano ai fedeli il Vangelo e la vita di tutti i giorni”.

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Don Matteo ha raccontato che di fronte all’inaspettato e non cercato successo di quella omelia, la prima reazione sua e dei giovani della parrocchia è stata quella di un grande stupore. “Una situazione così non l’ho voluta e non l’ho cercata, come qualcuno ha provato a dire. Io voglio stare da parte perché voglio che emerga la Parola di Dio”. Mentre invece “i giovani sono abituati al nostro modo di vivere la Parola di Dio”.

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