Ucraina, documento di 30 anni fa ribalta la storia: svelata versione Putin

Guerra in Ucraina, un documento di 30 anni fa (riportato dal settimanale tedesco ‘Der Spiegel’) ha voluto svelare la versione di Vladimir Putin

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Il presidente russo Vladimir Putin (Ansa)

Negli ultimi giorni è uscito un vero e proprio scoop direttamente da una delle riviste più importanti della Germania come il ‘Der Spiegel‘. Questi ultimi, a quanto pare, hanno messo in discussione la posizione della Nato per quanto riguarda la guerra che si sta verificando in Ucraina pesantemente attaccata e bombardata dai russi. Grazie ad un ottimo lavoro di archivio sono stati analizzati e studiati alcuni documenti di alcuni anni fa, precisamente dal 2017.

In un articolo il titolo faceva così: “Ha ragione Vladimir Putin?“. Posta adesso la domanda tutti risponderebbero “Assolutamente no”. Il settimanale, però, ci ha tenuto a ribadire e fare luce alcuni retroscena importanti sulle vicende che si stanno appunto verificando nel paese orientale.

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A quanto pare il 6 marzo del 1991 venne effettuato un incontro dove parteciparono alcuni rappresentanti dei ministeri degli Esteri più importanti come quello degli Stati Uniti D’America, la Gran Bretagna, la Francia, la Germania (dopo l’unificazione e la caduta del muro di Berlino delle due Germanie). In merito a questo incontro si è parlato di alcune richieste presentate da paesi dell’Est Europa di entrare a far parte della Nato. Queste, però, vennero prontamente respinte e definite del tutto “inaccettabili“.

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Vladimir Putin (Ansa Foto)

Non solo, l’allora rappresentante degli USA, Raymond Seitz, avrebbe anche giustificato il loro rifiuto con queste parole: “Abbiamo promesso all’Unione Sovietica che non abbiamo alcuna intenzione di sfruttare sul piano strategico il ritiro delle truppe sovietiche dall’Europa centro-orientale.

Non solo: la Nato non dovrà assolutamente espandersi oltre i confini della nuova Germania, né formalmente e né informalmente“.

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Una promessa che non è stata mantenuta dalla Nato che in questi 30 anni ha voluto espandere la sua influenza sui paesi dell’ex ‘Patto di Varsavia‘. Anche il direttore editoriale di ‘Radio Radio‘, Ilario Di Giovambattista, ha voluto dire la sua in merito: spingendo per la pace e che si riesca a trovare quanto prima un accordo per “salvaguardare il popolo ucraino e che la stessa Italia non venga coinvolta in questo conflitto“.

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