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ESCLUSIVA – Fabbri: “Milinkovic e Acerbi? Il segreto è nell’alimentazione”

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Marco Ercole

Il nutrizionista racconta in esclusiva a Notizie.com il rapporto dei campioni del mondo dello sport con il cibo. Tra i suoi assistiti anche i due giocatori della Lazio: “Sono in assoluto tra i più precisi con i quali ho lavorato”

Al giorno d’oggi diventa difficile, se non impossibile, escludere l’alimentazione dagli aspetti più importanti sui quali ogni atleta deve lavorare per migliorare le proprie prestazioni. Per questo l’utilizzo di nutrizionisti all’interno del mondo dello sport è diventato ormai da tempo una prerogativa necessaria per tentare di rendere al meglio e uno tra i più rinomati in questo settore è senza dubbio il dottor Iader Fabbri, grazie anche alle sue importanti collaborazioni in particolare nel calcio, nel ciclismo e nel motociclismo. Il biologo nutrizionista e divulgatore scientifico ha raccontato alcuni aneddoti in esclusiva a Notizie.com: “In 22 anni di attività ho avuto la fortuna di incontrare atleti di tante tipologie e nel tempo ho selezionato quelli che avevano più interesse per la materia. Sono quasi tutti precisi, ma ce ne sono alcuni che lo sono in modo particolare. Tra questi ci sono senza dubbio Francesco Acerbi e Sergej Milinkovic, estremamente attenti alla cura del dettaglio. Ma devo dire che in generale, tra ciclisti, motociclisti, calciatori e atleti olimpici, ho la fortuna di poter lavorare con una serie di atleti che sono molto bravi nel seguire il piano o comunque quello che concordiamo per la stagione agonistica“.

I due giocatori della Lazio, Milinkovic e Acerbi, che collaborano con il nutrizionista Iader Fabbri (Ansa)

E i due giocatori della Lazio Acerbi e Milinkovic sono anche quelli tra i più curiosi: “Giustamente vogliono anche comprendere bene il motivo per cui fare una cosa piuttosto che un’altra. Lo trovo corretto e mi piace anche dare le spiegazioni tecniche, sebbene non siano necessarie per la buona riuscita del protocollo. È importante che un atleta sia consapevole di quello che sta facendo, perché lo mette nelle condizioni di seguire meglio il programma e quindi essere più convinto di quello che fa. Sotto questo punto di vista anche i ciclisti sono molto bravi, perché conoscono bene il loro corpo facendo delle prestazioni di lunga durata“.

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“Jorge Lorenzo? Era scettico, si è ricreduto”

Jorge Lorenzo, 5 volte campione del mondo in MotoGP (Ansa)

Per il dottor Fabbri una buona dieta è fondamentale al fine di rendere al massimo le prestazioni: “Ci sono stati atleti che a mio giudizio erano veramente talentuosi e avrebbero potuto fare meglio applicandosi nell’alimentazione. Il talento a volte non è sufficiente per dare continuità e fare grandi cose. Può permettere di emergere, ma quello che serve per dare continuità è l’applicazione di alcuni principi fondamentali e la cura della vita da atleta. Uno sportivo professionista non deve fare altro che curare la propria alimentazione, il proprio recupero, allenarsi e stare concentrato sugli obiettivi. Alcuni atleti a volte non capiscono questa cosa, magari perché in un primo momento gli vengono le cose facili date dal talento, ma poi la carriera la si costruisce nel lungo periodo. Sotto questo punto di vista devo dire di essere stato fortunato: ho incontrato sulla mia strada professionisti di alto livello, sia quelli che ho seguito, sia quelli che seguo tutt’ora. Penso anche a Filippo Baroncini, un ciclista molto promettente e con una gran cilindrata: lo seguo da quando è ragazzino, era già promettente allora e spero possa avere un ottimo futuro. E poi anche ad Alberto Bettiol, un atleta che ha una cilindrata sicuramente impressionante e che può farsi valere ancora molto“.

Una delle sue collaborazioni più importanti è stata poi quella con il cinque volte campione del mondo di MotoGP Jorge Lorenzo, che però inizialmente era molto scettico: “La prima volta che lo incontrai dovevo fargli semplicemente dei test di valutazione, lui aveva addirittura un altro staff e io non facevo parte del suo team. Jorge era assolutamente scettico rispetto a quello che raccontavo. Poi, lavorando un po’ insieme lui, gli ho fatto capire che aveva un grande margine di miglioramento, una conformazione migliorabile. E devo dire che sicuramente dopo si è ricreduto, perché abbiamo continuato a lavorare insieme per un po’ di anni“.

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Vegani e vegetariani nel mondo dello sport

Il dottor Iader Fabbri e la sua ultima pubblicazione

Nel mondo del calcio e dello sport in generale, sono sempre più frequenti i casi di atleti che ricorrono a diete particolari, comprese le scelte vegane o vegetariane: “C’è da dire che molti atleti a volte fanno delle dichiarazioni, ma queste non sempre collimano con la realtà. Anche alcuni di quelli con cui lavoro in certi casi dichiarano cose che in realtà non facciamo, ma fa parte del gioco, anche per sviare gli avversari. Atleti vegetariani comunque capitano abbastanza frequentemente e dal punto di vista fisico non hanno assolutamente nessun tipo di problema se sono bravi a fare una rotazione proteica.  Nella mia carriera professionale invece non ho mai seguito un atleta vegano. Credo che chi prende questa decisione debba essere molto intelligente nel gestire la propria alimentazione e comunque debba usare anche qualche integratore, a partire dalla vitamina B12 o altre componenti. Per sorreggere e supportare al meglio la propria attività sportiva lo trovo indispensabile“. Anche di questi argomenti parla nella sua ultima pubblicazione Ricette vegane e vegetariane anche per onnivori” (edito da Mondadori): “Solitamente tratto di altri argomenti, mi occupo di alimentazione e sport, ma questa era una sfida interessante per me, perché mi piace pormi sempre nuovi obiettivi e in questo caso era quello di sensibilizzare maggiormente vegani e vegetariani, affinché possano comprendere l’importanza delle proteine e che attraverso il piatto possano pilotare i loro ormoni. Dall’altra parte questo libro serve anche a dare alternative a chi è onnivoro e a quel punto può essere propenso a variare la propria alimentazione pure con proteine vegetali“.

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