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Ucraina, l’appello di Shevchenko: “Italiani aiutateci! È peggio di un incubo”

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Carlo Roscito

L’ex attaccante del Milan ospite da Fazio a “Che Tempo che Fa”: “Lottiamo per i nostri diritti e la nostra terra, vorrei fosse solo un brutto sogno. Soffro per il mio popolo e la mia famiglia”.

Lacrime agli occhi, parole strazianti. Andriy Shevchenko in diretta su Rai 3 a “Che Tempo che fa”, ecco le sue parole ospite nella trasmissione di Fabio Fazio: “Neanche nel mio incubo peggiore avrei mai immaginato uno scenario del genere”.

Shevchenko ospite di Fazio a “Che Tempo che fa”: “Il popolo ucraino sta lottando per i propri diritti e la propria libertà” (Instagram)

L’ex attaccante del Milan ha aperto il cuore in tv chiedendo una mano al popolo italiano: “Ancora una volta chiedo a voi italiani di aprire il vostro cuore al mio Paese. Alle donne, ai bambini, alle persone anziane. Aiutateci! Fate sentire loro come avete fatto sentire sempre me in Italia!”. Shevchenko ha lanciato una raccolta fondi sul web (tramite la Croce Rossa Italiana sul sito www.gofundme.com/f/sheva4ukraine) per l’Ucraina: “Ho visto come è stato accolto il mio messaggio allo stadio. Ringrazio la città di Milano, il Milan e l’Inter per il messaggio di solidarietà e di pace”. Sheva è un mix di sofferenza e orgoglio: “La mia famiglia è rimasta vicino Kiev, non posso vedere i filmati e le fotografie senza che scendano le lacrime sul mio viso. Vorrei fermare il tempo, pensare che sia soltanto un brutto sogno. Vorrei svegliarmi domani e pensare che tutto possa tornare alla normalità. Purtroppo invece questa è la realtà”. 

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Sheva: “Il popolo ucraino combatte per la libertà, vuole far parte dell’Europa”

Andriy Shevchenko sta portando avanti una raccolta fondi per l’Ucraina (Ansa Foto)

I contatti con il presidente Zelensky sono continui: “Sento costantemente tutti in Ucraina, sono in contatto con l’ufficio del presidente e con tante persone che hanno deciso di rimanere lì. Il nostro presidente ora è un simbolo, una persona di grande coraggio, è riuscito a unire tutto il popolo ucraino. Stiamo difendendo i nostri diritti, non solo la nostra terra. Stiamo difendendo la nostra libertà, il popolo ucraino vuole far parte dell’Europa”. I timori aumentano giorno dopo giorno: “Sono preoccupato per la mia famiglia, è pericoloso lasciare l’Ucraina anche attraverso i corridoi umanitari. Il fuoco non si ferma mai, non so come una persona possa fare una cosa del genere”. Lo sport sta lanciando messaggi di pace: “Il mondo dello sport sta facendo già tantissimo, ha una potenza enorme, manda messaggi di pace. I bambini di tanti altri paesi vedono lo sport, ascoltano ciò che viene detto dai campioni. Si deve parlare ancora di più, non dobbiamo fermarci fino a quando non si fermerà questa guerra”.

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Carlo Roscito