9000 euro su Virginia Raggi: il suocero di Conte non bada a spese

I documenti depositati in Corte d’Appello dai candidati alle ultime comunali  ricostruiscono i movimenti dei vari in lista per il Campidoglio.

Il cognome non è nuovo. Si chiama Cesare Paladino, proprietario dell’hotel Plaza, padre di Olivia Paladino, compagna di Giuseppe Conte. Il suocero dell’ex Presidente del Consiglio è ritornato alle cronache per via di alcuni soldi spesi per sostenere l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi.

A riportare i fatti è Repubblica. Ebbene, sembra che il proprietario dell’Hotel romano abbia scommesso 9mila euro sull’ex sindaca. A dirlo sono i documenti depositati in Corte d’Appello dai candidati alle ultime comunali in cui si ricostruiscono i movimenti dei vari in lista per il Campidoglio. Cesare Paladino, che nelle sue sale ha ospitato diverse riunioni elettorali della pentastellata, ha puntato ben 9000 euro sulla sindaca uscente, forse spinto dal genero Conte che, come è noto, ha dato sostegno alla pentastellata.

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La donazione più ingente è stata proprio quella del padre di Olivia. La Raggi ha ottenuto decine di piccole donazioni dai sostenitori, anche da 5 euro, che sono state raccolte attraverso la piattaforma Stripe. Inoltre, ha autofinanziato se stessa con 5000 euro versati sul conto del suo comitato elettorale. Nei documenti ci sono poi 1000 euro della senatrice Paola Taverna e del deputato Maurizio Cattoi; i finanziamenti della Tundo Spa; i soldi delle società dei “palazzinari” romani, ovvero i costruttori: Ns Costruzioni srl, Cuma 6srl e Millenium Immobiliare che hanno versato un totale di 3000 euro.

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E gli altri? Per Michetti, Fratelli d’Italia ha speso 220.000 dei 309.73 euro spesi in campagna elettorale. La Lega, invece, solo 20.000. Forza Italia invece non sarebbe pervenuto. Ci sono poi gli imprenditori come Valter Mainetti con Sorgente Group, la Scci di Davide Zanchi, la Ojkos di Mauro Belometti. Peccato che i soldi non siano serviti.

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