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ESCLUSIVA – Stopponi (Caritas): “I corridoi umanitari in Ucraina non sono iniziati”

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Francesco Spagnolo

Laura Stopponi, responsabile Europa per Caritas Italiana, a ‘Notizie.com’: “La situazione in Ucraina è complicata perché non ci sono corridoi umanitari. Siamo al lavoro per facilitare il trasferimento di migliaia di persone in Italia e in altri Paesi europei”.

La guerra in Ucraina prosegue senza sosta ormai da quasi due settimane e il quadro continua ad essere molto critico. La redazione di Notizie.com ha contattato Laura Stopponi, responsabile Europa per Caritas Italiana, per capire la situazione nel Paese.

Laura Stopponi a ‘Notizie.com’: “I corridoi umanitari dei russi non sono ancora iniziati” (screenshot video Youtube)

La situazione è davvero complicata perché non ci sono corridoi umanitari – ha detto ai nostri microfoni Laura Stopponi – sono molte le persone anziane e i disabili bloccati in alcuni punti. Il Paese è grande, le città distanti. E anche le Caritas locali hanno difficoltà ad accogliere le nostre richieste“.

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La responsabilità Europa della Caritas Italiana ha confermato che i corridoi umanitari promessi dai russi non sono ancora iniziati: “Ne era partito solamente uno. Ma è stato bloccato subito perché sono ripresi i bombardamenti“.

Stopponi (Caritas): “Si è al lavoro per favorire il trasferimento di queste persone”

Laura Stopponi ai nostri microfoni conferma che la Caritas è al lavoro per favorire il trasferimento degli ucraini (screenshot video Youtube)

Ai nostri microfoni Laura Stopponi ha confermato che al confine “sono presenti punti di accoglienza. Ci si sta organizzando per favorire contatti con i parenti sparsi in Europa e facilitare il trasferimento di queste persone. Ma il problema è rappresentato dalla parte più interna del Paese dove ancora ci sono i combattimenti“.

In questo momento – ha aggiunto – stiamo valutando l’idea di organizzare un punto di coordinamento per consentire a tutti gli ucraini di raggiungere l’Italia o altri Paesi europei“.

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La responsabile Europa della Caritas Italiana ha parlato anche delle vaccinazioni alle persone che arrivano dall’Ucraina: “Le somministrazioni dipendono da Paese e Paese. Ogni Caritas deve seguire le indicazioni del proprio governo. Noi siamo in contatto con il Viminale per capire come muoverci“.

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