La guerra si allarga: Europa sotto attacco, ecco cosa succede

Dalla Russia pronti degli attacchi hacker rivolti verso tutti i Paesi che si sono schierati al fianco dell’Ucraina. Tra questi, ovviamente, anche l’Italia: è allarme in particolare nelle istituzioni, nelle banche e nelle strutture ospedaliere

La guerra non è solo sul campo, ma anche sul web. Tra gli innumerevoli svantaggi del riproporre nel 2022 un avvenimento anacronistico (almeno così si credeva) come il conflitto bellico, ci sono infatti pure le controindicazioni legate alla nuova frontiera della battaglie virtuali. Attacchi cyber sono ormai parte integrante della scontro, sia in un senso che nell’altro. Se è vero infatti che Anonymous si è schierato in favore dell’Ucraina, tentando di annullare la censura social fatta da Mosca all’interno del Paese, lo è anche che proprio dalla Russia siano partite le iniziative dei loro hacker, volte a colpire tutti coloro che si stanno impegnando per dare il loro sostegno a Kiev.

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L’Europa sotto attacco hacker da parte della Russia (Ansa)

Tra questi praticamente tutta Europa, compresa quindi l’Italia, che proprio a partire da ieri è entrata in uno stato d’allarme, in quanto nel mirino del cyber terrorismo russo. In particolare, secondo l’Agenzia nazionale per la Cybersicurezza, sono considerate a forte rischio le strutture web (tra cui lo stesso Google), istituzionali, bancarie e ospedaliere, in quanto sono quelle attraverso le quali sono state fatte (e si stanno facendo) concretamente delle azioni in favore dell’Ucraina.

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Italia sotto attacco hacker

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Hacker russi pronti a colpire l’Europa (Ansa)

Nei giorni scorsi sono state inviate dal Dirmei (Dipartimento internazionale malattie ed emergenze infettive) delle comunicazioni ufficiali agli ospedali italiani, al fine di prestare maggiore attenzione e mantenere alta la guardia in particolare con la posta elettronica, l’antivirus e i siti esposti verso l’esterno. A tal proposito il Csirt (Computer Security Incident Response Team Italia) ha pubblicato sul proprio sito anche una serie di protocolli utili per tentare di evitare l’aggressione sul web, indicando i mezzi utilizzati generalmente dagli hacker: uso di piattaforme di comunicazione pubbliche per il rilascio di codici malevoli; mail di phishing contenenti allegati o link malevoli nel testo; file malevoli distribuiti tramite piattaforme di condivisione peer to peer; sfruttamento di vulnerabilità note nei sistemi internet facing; malware su siti web appositamente creati o compromessi; utilizzo di sistemi che possano essere utilizzati per amplificare l’effetto di attacchi “distributed denial fo service”.

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