L’avanzata dell’esercito di Putin è lenta e inesorabile. Si entra nella settimana clou. Intanto novità sui corridoi umanitari
L’esercito di Mosca prepara l’assalto definitivo a Kiev. Tutto questo mentre è stato ufficializzato il cessate il fuoco per permettere l’attuazione dei corridoi umanitari. La settimana inizia con due notizie contrastanti. La speranza e il terrore che si uniscono in egual misura. Un mix che caratterizza il seconda lunedì di battaglie tra la Russia e l’Ucraina.
Mentre si attende il terzo round di negoziati tra le delegazioni, previsto per oggi, è arrivato alle prime ore di questa mattina dallo Stato Maggiore delle forze armate ucraine un allarme secondo cui le truppe russe si stavano preparando per l’assalto alla capitale ucraina Kiev. Secondo i militari ucraini, i russi puntano al pieno controllo di Irpin e Bucha, appena fuori Kiev. I russi puntano anche al “vantaggio tattico per raggiungere la periferia orientale di Kiev attraverso i distretti di Brovarsky e Boryspil”.
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Intanto è stato ufficializzato il cessate il fuoco e l’apertura dei corridoi umanitari nelle città ucraine, a partire dalle 10 di oggi (le 8 italiane). Secondo quanto riferito, la decisione è stata presa su richiesta del presidente francese Emmanuel Macron, ha detto l’agenzia di stampa Interfax, citando il ministero della Difesa russo. I corridoi saranno aperti a Kiev, Mariupol, Kharkiv e Sumy. Secondo le mappe pubblicate dall’agenzia di stampa Ria Novosti, il corridoio da Kiev porterà alla Bielorussia e i civili che stanno cercando di fuggire da Kharkiv avranno solo un corridoio che conduce alla Russia. I corridoi di Mariupol e Sumy condurranno sia in altre città ucraine che in Russia. Coloro che vogliono lasciare Kiev potranno anche essere trasportati in aereo in Russia, ha affermato il ministero della Difesa russo, citato dal Guardian.
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La speranza è che oggi, alla luce di queste scelte, tutte le persone che vorranno lasciare l’ucraina possano farlo, senza incorrere in bombardamenti. Funzionari ucraini hanno descritto una situazione “catastrofica” durante i falliti tentativi di evacuazione nella periferia di Kiev. Russia e Ucraina si sono scambiate la colpa per i precedenti tentativi di evacuazione falliti.