Mosca esce dalla rete globale, trasferendo le proprie infrastrutture sulla Intranet russa, ossia RuNet.
La Russia sta per disconnettersi definitivamente da Internet. La notizia, questa mattina, è stata confermata da Cogent Communications, uno dei maggiori provider internet Usa e del mondo. Il chief executive della società, Dave Schaeffer, ha annunciato la volontà di interrompere le relazioni con i suoi clienti russi per evitare che il governo di Mosca usi il network per lanciare cyber attacchi oppure per promuovere la propaganda contro Kiev.
L’operazione dovrebbe compiersi tra 4 giorni, il prossimo 11 marzo, giorno entro cui sarà completato l’isolamento dalle comunicazioni globali. Fonti esperte in cyber-security confermano a che Mosca avrebbe già iniziato i preparativi per trasferire tutte le trasmissioni, le connessioni ai server e la gestione dei domini interni su una rete parallela, la nazionale “Rucom”, secondo quanto emerge da due documenti inviati dal Ministero dello sviluppo digitale, comunicazione e mass media alle autorità esecutive federali e alle autorità esecutive dei soggetti della Federazione Russa, riportati da La Stampa.
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In questi documenti, si chiede di “verificare l’accesso degli account personali degli amministratori dei domini dei siti pubblici in rete Internet, aggiornare e (o) rendere più complessa la politica della password, con l’aggiunta di fattori di autentificazione per gli utenti”. Inoltre, si richiede lo spostamento delle trasmissioni ai server di DNS localizzati sul territorio della federazione russa, la cancellazione da pagine HTML di tutti i codici Javascript scaricati da risorse estere. Infine si dispone che “entro l’11 marzo tutti i server e domini devono essere trasferiti nella intranet russa”.
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Già il 2 marzo l’Ucraina aveva chiesto in una lettera all’Icann Internet Corporation for Assigned Names and Numbers – ente che gestisce gli indirizzi degli Internet provider – di disconnettere tutti i siti russi da internet. In questo modo, rimuovere l’accesso della Russia a questi server impedirebbe ai fornitori di servizi internet russi di comunicati con i sistemi esterni che collegano gli utenti di internet ai siti web.
