Andrea Lucchetta si racconta: lo fa direttamente in una intervista che ha rilasciato al ‘Corriere del Veneto’. Il suo passato parla chiaro: ovvero quello di essere stato un grande pallavolista, ma la sua strada poteva essere ben diversa…
Impossibile non conoscerlo e, soprattutto, non riconoscerlo per via della sua capigliatura. Stiamo parlando di Andrea Lucchetta, uno degli sportivi più apprezzati nel nostro Paese ed ex campione della pallavolo della nazionale italiana. Anche se tutti lo conoscono come ‘grande Lucky’. Anche se la sua situazione, per via del Covid, è decisamente cambiata. Da ben due anni, come tantissime altre persone, ha dovuto fare i conti con la pandemia e soprattutto con il fatto che non ha fatturato nulla. Dopo aver giocato per tantissimi anni non ha mai messo da parte la sua grande passione: il volley.
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Ha dichiarato che continua a fare telecronache sportive per Rai Sport. Si è anche parlato dei suoi rimpianti. Chi si aspettava che rispondesse delle Olimpiadi che non sono state centrate si sbaglia di grosso visto che il suo desiderio era tutt’altro. Sia chiaro: non a nulla a che fare con la pallavolo, ma con un altro sport. Ovviamente si riferisce al calcio. Ha svelato che poteva diventare un grande numero uno di un top club del campionato italiano.
Lucchetta svela il sogno: “Sarei diventato un grande portiere del Milan“
Ebbene sì: il suo più grande rimpianto è quello di non essere mai diventato il portiere del Milan. La risposta ha spiazzato anche il giornalista che ha voluto sapere altre informazioni a riguardo. Queste le sue parole: “Lo svelo adesso. Il mio più grande rimpianto è di non essere diventato portiere del Milan.
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Erano gli anni in cui giocavo con il ‘Milan Volley’. Una cosa per me strana visto che sono interista, ma penso che avrei dovuto prendere la strada del calcio. Sono convinto che sarei diventato un grande numero uno. Non si tratta di follia visto che Michael Jordan ha cambiato tre sport prima di diventare il cestista più forte al mondo“.