Le sanzioni decise dall’Italia contro gli oligarchi russi hanno colpito anche le mogli e i figli dei magnati. Andiamo a vedere nei dettagli cosa cambia per il loro patrimonio.
Gli oligarchi russi sono finiti nel mirino dell’Italia dopo la decisione di Putin di invadere l’Ucraina. Le sanzioni decise dal nostro Paese, però, non hanno delle conseguenze solamente per i magnati, ma anche per i figli e le mogli di questi personaggi molto conosciuti in patria.
Conseguenze che, come scritto da Il Messaggero, per la maggior parte dei casi sono negative, ma c’è anche qualcuna che proprio grazie a queste sanzioni ha visto salire il proprio patrimonio.
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Un quadro economico, quindi, destinato a cambiare nei prossimi mesi e proprio il quotidiano italiano ha fatto il punto su quali sono stati gli effetti di queste sanzioni sulle moglie e i figli degli oligarchi russi colpiti dalle restrizioni.
Come detto in precedenza, non tutte le mogli sono state penalizzate da queste sanzioni. Per esempio Marina Mordashov si è vista trasferire di una partecipazione di 1,1 miliardi di dollari in una compagnia mineraria. Un passaggio che ha fatto diventare la donna tra le principali azioniste di Nordgold visto che ora detiene tra il 50 e il 75% dei diritti di voto.
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Destino più sfortunato, invece, per tutte le altre mogli degli oligarchi russi. Nessuna delle donne si è vista intestare la proprietà e quindi sono state costrette a dire addio ai propri beni almeno per il momento. E diciamo che tra i personaggi colpiti da queste sanzioni non mancano nomi importanti come Olga Shuvalov, consorte dell’ex vicepremier russo, Irina Usmanov, moglie del re dei fertilizzanti, tutte le ex mogli di Roman Abramovich, Katerina Peskova, ex compagna del portavoce di Putin.