Dopo aver fatto rimuovere i cartelli ‘Pro Vita’ anti abortisti dell’associazione ‘Pro Vita’, sono arrivate le minacce via social nei confronti dell’assessora alle Pari opportunità di Roma, Monica Lucarelli
Gravissimi sono gli episodi che sono arrivati all’assessora alle Pari opportunità di Roma, Monica Lucarelli. Proprio quest’ultima, pochi giorni fa, ha annunciato la rimozione da parte di alcuni manifesti anti abortisti dell’associazione ‘Pro vita’ e famiglie che sono stati messi tra piazza Carpegna e piazza Pio XI (ad ovest della Capitale). Stiamo parlando di minacce arrivate direttamente dai social network.
Queste sono alcune delle frasi che le sono state riportate: “Brava nazista! Siete tutti uguali. Prepotenti e schifosi e poi vi permettere di parlare di Putin“, “Siete arrivati alla dittatura pura e fascista“, “Nazisti rossi infami” “Altro che Putin, dovreste andare in galera e pagare tutti i danni che avete fatto” e tanto altro ancora.
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Non sono mancati i commenti sessisti contro l’assessora. Quest’ultima è stata attaccata, come riportato in precedenza, per aver fatto rimuovere quei manifesti contro l’aborto. Le è stata data dell’ipocrita e le è stato anche detto che anche quello che sta facendo si tratta di una vera e propria guerra nei confronti di chi vuole l’aborto selettivo delle bambine. Altri le dicono di vergognarsi perché, essendo donna, non dovrebbe censurare la vita altrui.
Tornando all’argomento principale, ovvero quelli che riguardano i manifesti con l’immagine di un feto con scritto: “Potere alle donne? Facciamole nascere“, sono stato distribuiti per la Giornata Internazionale della donna per domani, martedì 8 marzo. Di questo argomento, però, se ne sta parlando già da qualche giorno. Precisamente da venerdì scorso quando i consiglieri del Municipio XII di Aurelio in Comune hanno segnalato i fatti alla commissione Pari opportunità capitolina.
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Proprio questi ultimi non hanno voluto perdere un solo minuto in più ed hanno deciso di far rimuovere (grazie anche alla presidente Michela Cicculli di ‘Sce’) la rimozione delle affissioni. In merito a questa decisione non sono mancate le proteste da parte dei due partiti ‘Fratelli d’Italia‘ e Lega.