In merito a quello che si sta verificando in Ucraina tra i soldati locali e quelli russi, il senatore di ‘Fratelli d’Italia’ e presidente della Copasir, Adolfo Urso, ha rilasciato una intervista al quotidiano ‘La Verità’
A dire il vero il Copasir (Comitato Parlamentare per la sicurezza della Repubblica) aveva già lanciato un allarme alcuni mesi fa, anche se non sono mai strati ascoltati. Riguardo cosa? Sul rischio di una eccessiva dipendenza energetica dell’Italia dalla Russia. Non solo: anche sul fatto che bisognava affrancarsi e di trovare delle nuove opzioni che rendessero il nostro paese meno fragile. Questo è quello che ha riportato il senatore Adolfo Urso in una intervista che ha rilasciato al quotidiano ‘La Verità‘. Una indagine che era stata proposta al Parlamento lo scorso anno, ma la loro richiesta non è stata mai affrontata.
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Vennero individuate delle criticità e vulnerabilità soprattutto per quanto riguarda l’uso del gas russo dove eravamo “dipendenti”. In quel documento che era stato presentato ha dichiarato che “bisognava aumentare la produzione nazionale e di realizzare una maggiore diversificazione delle fonti di approvvigionamento”. Un appello che non è stato ascoltato ed ora l’Italia non sa davvero cosa fare dopo la guerra che si sta verificando in Ucraina.
Lo stesso ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha cercato in tutti i modi (senza ottenere alcun risultato) gas dall’Algeria. Non è finita qui visto che ci ha tenuto a ribadire che: “Le risorse per la difesa europea sono state quasi dimezzate nel quadro finanziario pluriennale. L’organismo che presiedo aveva lanciato diversi allarmi sollecitando anche una sessione parlamentare sulla sicurezza nazionale“.
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Secondo lo stesso Urso, infine, il presidente russo Putin stava preparando questa invasione ed attacco da tantissimo tempo: “Il Copasir aveva lanciato l’allarme sulla postura aggressiva della Russia“. Un appello che non è stato mai ascoltato. Il piano di Putin potrebbe non fermarsi solamente sull’Ucraina, ma potrebbe allargarsi fino ai Balcani e al Baltico: “Vuole l’egemonia energetica” ha concluso.