8 marzo, festa Donna: diminuiscono femminicidi ma aumentano ‘reati spia’

L’8 marzo è la festa della Donna. Gli ultimi dati che arrivano parlano molto chiaro: diminuiscono i femminicidi, ma aumentano i cosiddetti “reati spia”. Di che cosa si tratta?

8 marzo festa della donna
8 marzo, festa della Donna (Ansa Foto)

8 marzo, festa della Donna. In questo periodo storico che stiamo vivendo si può parlare tutto, ma tranne che una vera e propria “festa”. Prima il Covid (dove l’emergenza non è affatto finita), poi la guerra in Ucraina nata meno di due settimane fa. Senza dimenticare, purtroppo, gli episodi brutali che si verificano ogni anno: i femminicidi. Il Dipartimento della Pubblica sicurezza, dopo una attenta analisi, ha stilato gli ultimi aggiornamenti che riguardano questi episodi macabri che vedono come vittime proprio le donne.

LEGGI ANCHE >>> Mediaset, grandi novità dall’8 marzo: arriva lo spot ufficiale

Cosa ne è uscito fuori? Che sono calati i femminicidi nel corso del triennio che va dal 2018 al 2021. Sia chiaro: non si tratta affatto di una buona notizia perché vuol dire chiaramente che episodi del genere ci sono ancora. L’obiettivo è portarli a 0. Per sempre. Gli omicidi volontari che si sono verificati in Italia sono scesi da 369 (nel 2018) a 321 (nel 2021). Un calo del 16% negli ultimi quattro anni. 119 le donne uccise nel 2021, 141 nel 2018. In diminuzione anche le donne uccise dal partner: 70 nel 2021 contro 75 nel 2018.

8 marzo, crescono i ‘reati spia’: di cosa si tratta?

8 marzo festa della donna
8 marzo, festa della Donna (Ansa Foto)

Aumentano, invece, i ‘reati spia‘. Rispetto al 2018 gli ultimi dati dicono che c’è stato un aumento per quanto riguarda stalking (+18 %, 17.539), maltrattamenti contro familiari e conviventi (22.602, +30%) e violenza sessuale (5.004, +2%). Nella classifica delle regioni troviamo al primo posto la Sicilia (42,84), seguita da Campania (41,57), Puglia (37,57) e Calabria (36,59).

LEGGI ANCHE >>> Bruxelles, Una donna italiana trovata morta, aperta un’inchiesta

Gli atti persecutori si verificano di meno in: Veneto (18,75), Marche (19,04) e Trentino Alto Adige (19,48). Per quanto riguarda i maltrattamenti contro familiari e conviventi al primo posto troviamo sempre la Sicilia. Poi Campania e Lazio. Meno episodi si verificano in Valle D’Aosta (19,5), poi Molise (22,52) e Liguria (25,54). In conclusione le violenze sessuali: Emilia Romagna (13,47) , Liguria (11,32) e Friuli Venezia Giulia (10,2) ed ha i valori più bassi in Calabria (5,12), Basilicata (5,45) e Abruzzo (5,66).

Gestione cookie