Il senatore della Lega Simone Pillon a ‘Notizie.com’: “Giusto mettere a disposizione dei profughi ucraini i vaccini, ma anche loro devono avere la libertà di scelta per quanto riguarda i trattamenti sanitari”.
L’Italia si prepara ad accogliere nei prossimi giorni milioni di profughi ucraini. Lo scoppio della guerra sta portando diverse persone a lasciare il Paese e la comunità internazionale si è già messa al lavoro per garantire i trasferimenti in posti più sicuri nel più breve tempo possibile.
Arrivi che, almeno nel nostro Paese, hanno portato all’apertura della discussione sui vaccini. Il ministero della Salute ha emanato una circolare nella quale si raccomanda alle Regioni a procedere velocemente con le somministrazioni a chi ancora non si è immunizzato. Ma, secondo quanto riferito nei giorni scorsi da La Repubblica, sono molti i profughi che stanno rifiutando questa possibilità.
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La redazione di Notizie.com ha contattato il senatore della Lega Simone Pillon per commentare insieme a lui la vicenda e capire la sua opinioni sulla decisione del Governo di vaccinare i profughi in arrivo dall’Ucraina.
“Sono convinto che i trattamenti sanitari dovrebbero sempre restare una libera decisione personale, da fare prendere dopo essersi consigliati con il proprio medico di fiducia – ha detto il leghista Simone Pillon ai nostri microfoni – è giusto mettere i vaccini a disposizione dei profughi, dopo di che la loro libertà, come quella di qualsiasi persona, andrebbe sempre rispettata, così come le loro esigenze“.
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Parole che confermano una posizione espressa in passato dallo stesso leghista. Per Pillon, quindi, la vaccinazione non deve essere imposta, ma scelta solamente dopo un attento consulto con il medico di fiducia. Una regola che, come ha confermato il senatore ai nostri microfoni, deve valere anche per i profughi che in questi giorni arriveranno nel nostro Paese dall’Ucraina.