“Le azioni di Putin? Diretta conseguenza delle azioni della Nato”

Migliaia di persone sono scese in piazza a Roma per manifestare contro la guerra in Ucraina. Ma è nato il disaccordo tra le parti sull’invio di armi

Non tutti sono ( totalmente) contro la Russia. C’è anche chi, in questi giorni di guerra, prova ad attaccare l’operato della Nato. Qualche esempio? La manifestazione per la pace della Cgil, sfollata in piazza San Giovanni con in sottofondo una canzone dei Nomadi: “Contro le inique sanzioni, contro le crociate americane”. Il sindacato di Landini, che ha trasportato con sé anche la Cisl e svariate associazioni pacifiste, si è schierato contro Putin ma anche contro le democrazie occidentali. La Nato e il governo italiano, insomma, avrebbero colpe e responsabilità nell’attacco ucraino.

Almeno secondo Landini. “L’obiettivo deve essere quello di abrogare la guerra. Essere contro la guerra, per il sindacato, vuol dire anche essere per un nuovo modello di sviluppo che metta al centro la qualità del lavoro e che superi la precarietà”, dice Landini, che si è poi lasciato andare ad un attacco a Mario Draghi e ai partiti colpevoli di aver inviato armi alla resistenza ucraina. “Le armi non portano la pace”, ha proseguito Landini. A seguire, i rappresentati delle associazioni si sono lasciati andare a non poche parole. A spiccare, tra tutte, quelle che hanno affermato che “quella di Putin è la diretta reazione alla campagna di aggressiva espansione della Nato”.

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A far nascere il disaccordo tra le parti è stata soprattutto la questione dell’invio delle armi a Kiev, tanto che la Cisl ha deciso di sfilarsi in disaccordo con la “neutralità attiva” sostenuta dal corteo. “Quello che sta accadendo non ammette ambiguità o equidistanze… Al punto in cui siamo la testimonianza da sola non può bastare. Tanto più se tale testimonianza rischia di essere inquinata da pesanti pregiudizi e derive ideologiche che sottintendono una sostanziale equidistanza tra le parti in guerra, che ci allontanano dallo spirito della manifestazione di sabato 5 marzo a Roma”, ha detto la Cisl.

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Alcuni, però, si sono presentati lo stesso. Presenti anche i partiti della sinistra perché, dicono, l’importante è l’obiettivo: ma quale?…

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