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Cronaca

Milano, morte piccolo Mehmed: giudici secondo grado cambiano idea

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Cristiano

Milano, morte piccolo Mehmed: i giudici di secondo grado hanno cambiato idea in Appello per quanto riguarda la posizione del padre, Alija Hrustic

Alija Hrustic esce dall’aula accompagnato dalla Polizia Penitenziaria – Processo Alija Hrustic per l’omicidio del figlio Mehmed (Ansa Foto)

Si torna a parlare della morte di Mehmed. Ricorderete tutti il bambino di soli due anni e mezzo che venne ucciso a Milano nel 2019. E’ arrivata la decisione ufficiale da parte della corte d’Assise d’Appello del capoluogo lombardo. Cosa si è deciso? Non fu omicidio. I giudici di secondo grado hanno cambiato idea in merito a questa vicenda.

Da omicidio volontario sono passati a ‘maltrattamenti pluriaggravati‘ anche dalla morte della vittima. Non solo: è stato annullato l’ergastolo anche al padre, il 26enne Alija Hrustic. Quest’ultimo è stato anche assolto dai maltrattamenti aggravanti verso la moglie perché “il fatto non sussiste“.

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Per quanto riguarda le motivazioni bisognerà aspettare almeno 40 giorni. Il sostituto pg di Milano, Paola Pirotta, aveva chiesto ai giudici della prima sezione la conferma della condanna all’ergastolo, proprio come era stata decisa in primo grado. Il caso riguardante Hrustic era salito alla cronaca per essere stato il primo in Italia visto che gli era stata contestata la tortura nell’ambito delle violenze in famiglia.

Milano, morte Mehmed: annullato ergastolo al padre

Processo Alija Hrustic (Ansa Foto)

In merito a questa decisione ha voluto parlare anche l’avvocato dell’imputato, Giuseppe de Lalla. Ci ha tenuto a ribadire che non c’è nulla da festeggiare in merito al verdetto visto che c’è comunque un bambino che è morto. “Credo che la tesi difensiva sia quella più aderente ad una verità processuale che si può sovrapporre a quella fattuale“.

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Secondo quanto riporta lo stesso avvocato pare che già nella prima sentenza di primo grado erano state messe in evidenza sia le “lacunosità” che le “contraddizioni” nel racconto della moglie che era testimone delle violenze. In questo caso, però, il legale non ha voluto approfondire più di tanto aspettando le motivazioni che arriveranno tra poco più di un mese. In merito a questa decisione non sono affatto mancate le polemiche.

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