In merito a quello che si sta verificando in Ucraina, direttamente dal suo giornale ‘Libero’ il direttore Vittorio Feltri ha voluto pubblicare un articolo dove attacca la sinistra. Non solo: ha associato la figura di Vladimir Putin come uno di loro. Senza usare troppi giri di parole un “comunista”
Critica del quotidiano ‘Libero‘, questa mattina, nei confronti della sinistra. Il direttore Vittorio Feltri ci ha tenuto a precisare che nelle ultime due settimane la stampa, i telegiornali e i talk show italiani abbiano presentato il presidente della Russia, Vladimir Putin, come una fotocopia di Hitler. Un nazifascista per essere più precisi. Tanto è vero che sui social sono apparse delle foto di lui con i baffetti proprio come il dittatore tedesco.
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In merito a questo ci ha tenuto a smentire questa “sforzatura“. In che modo? Tornando indietro di qualche anno, precisamente nel 2016, quando lo stesso Putin durante il ‘Congresso del Fronte polare‘ dichiarò che le idee comuniste e socialiste gli sono sempre piaciute. Aggiungendo anche che a differenza di molti funzionari non ha mai stracciato la tessera del partito. Cosa ha voluto dire? Che non è Hitler, ma un comunista.
Ucraina, Feltri attacca la sinistra: “Putin uno di voi“
“I compagni italiani che oggi lo attaccano sappiano che era uno di loro. Uno che ha sostituito falce e martello con missili e cannoni radendo al suolo l’Ucraina“. Per lo stesso Feltri il comunismo è una “malattia mentale da cui si può migliorare, ma non guarire“. “La sinistra nostrana è figlia del vecchio e inglorioso PCI, fratello del partito armato e mai tradito dal signorotto che per nostalgia dell’URSS sta occupando militarmente Kiev“.
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Putin descritto come una persona crudele che: “chiudeva nei campi di concentramento della Siberia chiunque non si inchinasse al bolscevismo disumano. Il male assoluto è il comunismo che ha sterminato migliaia di ebrei. Non conoscono la storia ed è un delitto imperdonabile“.