Ucraina, Zelensky duro: “È un genocidio! Europa e Usa, da che parte state?”

Il presidente ucraino ha realizzato un nuovo video in cui lancia un appello alle altre nazioni dopo il bombardamento russo su un ospedale pediatrico a Mariupol: “Perché un’azione simile? Cosa avrebbero fatto le donne e i bambini?”.

Nuovo video di Volodymyr Zelensky dopo il bombardamento di un ospedale pediatrico a Mariupol, città assediata da giorni dai russi. “È in atto un genocidio!”. Dure dichiarazioni da parte del presidente ucraino che coinvolge anche l’Europa e gli Stati Uniti: “Parliamo di un crimine di guerra, nessuno può dire di non aver visto quello che sta accadendo agli ucraini”.

Zelensky
Nel nuovo video Zelensky ha chiamato alla responsabilità le altre nazioni: “Usa ed Europa, da che parte state?” (Ansa Foto)

“Per questo motivo Usa ed Europa devono fare delle dure pressioni sulla Russia affinché parli con noi e finisca questo conflitto“. Zelensky prosegue nel discorso accorato ai russi: “Noi non avremmo mai fatto e mai faremo una cosa del genere a nessuna delle città del mondo. Noi siamo umani, voi? La Federazione russa che Paese è che arriva a bombardare gli ospedali pediatrici? Per quale motivo? Ne ha paura? Cosa avrebbero fatto le donne incinte, avrebbero sparato su Rostov? O i piccoli bambini avrebbero oppresso i russofoni?”.

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L’appello di Zelensky: “Perché bombardare l’ospedale? Atrocità senza fine”

Mariupol
Le immagini di Mariupol dal satellite (Ansa Foto)

Domande che rimangono sospese in aria (a differenza dei missili): “Cosa ha rappresentato questo attacco? La ‘denazificazione’ dell’ospedale? Oggi si decide da che parte stare. Ripeto, un reparto di maternità funzionante e un ospedale pediatrico sono stati colpiti dalle bombe russe”. Il bilancio al momento è di 17 feriti: “Le persone sono riuscite a nascondersi in tempo, non è la prima volta che vengono bombardate dai russi delle infrastrutture civili”. L’appello alle altre nazioni viene ribadito a fine video: “Ciò che stanno facendo a Mariupol gli occupanti supera ormai qualsiasi tipo di atrocità. Residenti di Mariupol! Ucraini! Europei! Oggi dobbiamo essere tutti uniti e condannare questo crimine di guerra della Russia“.

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