Duro sconto quello che si è verificato poche ore fa durante il programma di La 7, âLâAria Che Tiraâ condotto dalla giornalista Myrta Merlino. Protagonisti di questo dibattito il critico dâarte Vittorio Sgarbi ed il giornalista ucraino Vladislav Maistrouk
Nelle ultime ore si è verificato un duro scontro in televisione nel programma âLâAria Che Tiraâ su La 7. Protagonisti di questo dibattito acceso Vittorio Sgarbi ed il giornalista ucraino Vladislav Maistrouk. Eâ successo veramente di tutto. Ovviamente non sono mancate le parole famose come âCapra, capra, capraâ âCanaglia!â. Riferite dal critico dâarte direte voi. Ed invece no visto che ad usare le sue stesse armi è stato proprio il giornalista che non ha per nulla digerito il suo pensiero in merito a quello che ha detto pochi giorni fa.
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Argomento della discussione? Ovviamente il conflitto che si sta verificando in Ucraina da ben sedici giorni. Queste sono alcune delle parole pronunciate dal giornalista in merito alle affermazioni dello stesso Sgarbi: âSe Sgarbi parla di stati canaglia come la Cina, ritengo che sia da canaglia dire che è possibile sacrificare una nazione, gli ucraini, per dare una via dâuscita a Putin, che è un criminale di guerraâ. Parole che lo stesso politico respinge al mittente: âNon lâho dettaâ. Da quel momento in poi arriva la reazione che non ti aspetti: Maistrouk che che reagisce imitando le sue offese.
La tensione è, oramai, alle stelle. Lo stesso critico dâarte ci tiene a ribadire che: âHo detto che auspico un accordo, una tregua. Canaglia sarĂ lui, canaglia! Non ho chiesto via dâuscite per nessuno, ho auspicato la treguaâ. La stessa padrona di casa, Myrta Merlino, interviene per cercare di calmare le acque.
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Poi il giornalista conclude dicendo: âBielorussia intermediaria? Stiamo scherzando? I discorsi sullâUcraina che ha perso la guerra sul campo li sento dal primo giorno. Siamo al quindicesimo, ci davate per spacciati anche prima dellâinizio. Stiamo resistendo, anche grazie agli amici nel mondo che ci forniscono le armi necessarie per la resistenzaâ.
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