La ministra Lamorgese ai microfoni del ‘Corriere della Sera’: “Nessun blocco stradale altrimenti saremo costretti ad intervenire”. E sui profughi in arrivo dall’Ucraina: “Stiamo compiendo uno sforzo straordinario”.
Lunga intervista al Corriere della Sera per la ministra Lamorgese. La titolare del Viminale ha affrontato diversi argomenti, tra cui quello dell’aumento dei prezzi e degli scioperi dei prossimi giorni.
“A fine febbraio proprio questo motivo ci sono state manifestazioni che hanno rallentato la circolazione sulle autostrade e ai varchi di alcuni porti – ha detto la ministra – in quell’occasione siamo riusciti ad evitare i blocchi grazie al nostro intervento e al grande senso di responsabilità da parte delle associazioni di categoria“.
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Una situazione che, anche per lo scoppio della guerra in Ucraina, non sembra essere destinata a migliorare nel giro di poco tempo: “Siamo consapevoli di questo e noi come Viminale continueremo a garantire il diritto di manifestare – ha assicurato Luciana Lamorgese – ma il tutto deve essere contemperato con la necessità di proteggere i servizi pubblici essenziali“.
In questa lunga intervista la ministra si è soffermata anche sull’arrivo dei profughi dall’Ucraina: “Stiamo compiendo uno sforzo straordinario. Sono arrivate quasi 28mila persone, per lo più donne e bambini, ospitati momentaneamente in case di parenti e amici. Come Viminale siamo in contatto con prefetti e Comuni per mettere in campo tutti gli strumenti ordinari dell’accoglienza“.
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Un piano che ben presto dovrebbe aumentare i posti a disposizione di queste persone. “Ho chiesto di censire gli immobili confiscati alla criminalità organizzata – ha sottolineato la ministra Lamorgese – e tra appartamenti e strutture alberghiere abbiamo già individuato 283 beni che potranno essere immediatamente destinati ai profughi. Naturalmente tutto questo avverrà dopo le necessarie verifiche di idoneità. Inoltre, abbiamo iniziato il censimento di tutti i beni confiscati ai Comuni e che fino adesso non sono ancora stati assegnati“.