Speculazione carburanti: prezzi diversi a pochi metri dì distanza (Video)

Dopo il conflitto in Ucraina e le sanzioni imposte alla Russia, il prezzo del barile è salito alle stelle. Ma c’è il rischio che qualcuno stia esagerando

Il prezzo della benzina è arrivato alle stelle. Gli automobilisti italiani si trovano di fronte ad una situazione terribile, con enormi difficoltà nel fare rifornimento a prezzi adeguati. Il conflitto scoppiato in Ucraina, le sanzioni inflitte alla Russia e gli inevitabili rincari su gas e benzina, hanno portato il prezzo del barile a livelli inimmaginabili, con enormi difficoltà.

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Prezzo della benzina alle stelle

E la situazione, secondo gli esperti, è destinata a peggiorare. “Fra sabato e lunedì i prezzi di gasolio e benzina potrebbero raggiungere i 2,60 euro e 2,50 euro al litro, determinando una paralisi dei sistemi produttivi ed a possibili rivolte delle categorie”. E’ il monito di Mario Metallo, rappresentante di AssoPetroli-AssoEnergia. “Vediamo cifre mai rilevate sul mercato e che continua a crescere senza sosta. Il Governo prenda provvedimenti immediati perché la situazione è insostenibile. Molte aziende stanno fermando le produzioni e gli autotrasportatori non hanno merci e soprattutto soldi per fare il pieno ai propri mezzi”.

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Ma la situazione, come spesso accade, ha portato anche qualcuno ad esagerare e a fare il furbo. Gli aumenti sono risultati spesso abnormi, anche alla luce delle enormi differenze nelle stesse città e nelle stesse zone. Il video che vi mostriamo, e che è stato oggetto di una diretta sulla nostra pagina Facebook, mostra in modo inequivocabile, l’enorme differenza di prezzo in due distributori che si trovano a pochi chilometri di distanza.

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Siamo nella capitale, in via Tuscolana, a pochi chilometri dall’uscita del Grande Raccordo anulare. Il primo distributore, che si trova a due passi dal centro commerciale Cinecittà due e di fronte gli studi di registrazione televisiva, mostra prezzi altissimi: il diesel a 2,459 e la benzina verde a 2,449. Poche centinaia di metri più avanti (a breve distanza dalla rampa di ingresso del Grande raccordo anulare) il prezzo diminuisce sensibilmente: pur rimanendo molto alto: 2,139 il diesel, 2,179 la benzina. Come è possibile una differenza così alta in due distributori così vicini? Alle difficoltà che gli operatori del settore stanno riscontrando, si aggiunge anche la volontà di approfittare della situazione?

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