Nuove accuse da Mosca a Kiev sui campi di concentramento a Lugansk. Gli esperti sono certi: “La Russia sta preparando il terreno per attaccare la capitale”.
La guerra in Ucraina continua a muoversi su due fronti: da una parte lo scontro tra i militari di questi due Paesi, dall’altra il continuo botta e risposta tra Mosca e Kiev che alimenta sempre di più una tensione che va avanti ormai da giorni.
Le ultime accuse sono arrivate direttamente da Mosca e riguardano i presunti campi di concentramento ucraini nella regione di Lugansk. Una presenza che, almeno quanto riferito dalla capitale russa, è stata confermata durante le operazioni per liberare questi territori.
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Si tratta di dichiarazioni che, secondo molti analisti, potrebbero portare la Russia a sferrare l’attacco nel giro di qualche giorno su Kiev.
Mosca sta preparando l’attacco finale su Kiev. Secondo il pensiero di molti esperti, le ultime dichiarazioni arrivare direttamente dal Cremlino su armi biologiche e campi di concentramento far ipotizzare la volontà della Russia di prendere il controllo della capitale nel giro di qualche giorno se non di ore.
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I militari russi, infatti, ormai da tempo sono alle porte di Kiev e stanno attendendo l’ok del Cremlino per sferrare l’attacco decisivo e provare a conquistare la capitale ucraina. Al momento, però, da parte del presidente Putin il via libera a questa operazione non è arrivato, ma le accuse fanno pensare che è davvero una questione di giorni se non di ore.
Un attacco che, secondo molti, potrebbe portare alla fine di questo conflitto, ma non è ancora chiaro quale sarà la reazione di Usa ed Europa a questa decisione di Mosca. Vedremo, quindi, nei prossimi giorni se davvero si è arrivati davvero alle battute finali della guerra in Ucraina oppure se ci saranno delle mosse che cambieranno il destino del conflitto in Ucraina.