Il presidente di Gimbe, Nino Cartabellotta, spiega quali sono i 4 fattori che incidono sull’aumento dei contagi
Sale il numero dei contagi in Italia. Mentre il Paese si avvia a decretare la fine dell’emergenza – il 31 marzo termina lo Stato di emergenza in Italia – ed anche il Green pass segue la strada dell’abolizione, i numeri tornano di nuovo a crescere. Nelle ultime due settimane, infatti, l’incidenza dei contagi di Covid in circa la metà delle province italiane è in fase di stallo o di crescita.
Secondo il presidente di Gimbe, Nino Cartabellotta, la risalita dei casi è dovuta principalmente a quattro fattori: il “rilassamento” della popolazione; la diffusione della variante “sorella” di Omicron detta BA.2; la persistenza di basse temperature che costringono a stare al chiuso, il calo fisiologico della protezione vaccinale contro l’infezione. Infatti, le persone sembrano non percepire più il Coronavirus come un pericolo, tendendo ad abbassare la guardia e a prestare meno attenzione alle misure base di prevenzione.
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Anche le varianti, che continuano a circolare, rappresentano un fattore di diffusione del virus, unite alla variabile ambiente. Il clima freddo, come quello di questo marzo, costringe al chiuso. Con il caldo e l’arrivo della bella stagione – come dimostrato nel corso delle precedenti estati – il virus potrebbe avere meno presa, sfavorito dalle temperature più alte. Infine, ad incidere è il fatto che la copertura vaccinale, dopo un po’, tende a calare.
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Sulla questione sono intervenuti anche i virologi. Invita alla cautela Bassetti che, all’Adnkronos, dice: “Dobbiamo guardare i casi gravi, chi va in ospedale, perché ci va e quanto ci sta. Questi dati sono in continua discesa. I reparti Covid sono quasi vuoti o si stanno svuotando.C’è minor attenzione al problema anche perché la gente è stufa delle misure di restrizione. Non dobbiamo mollare tutto ma qualche misura va alleggerita”. Tranquilla anche la microbiologa Maria Rita Gismondo e il virologo Pregliasco, secondo cui il rialzo dei contagi Covid non deve allarmare.