ESCLUSIVA – Bechis: “Informazione contraddittoria sul Covid”

La redazione di ‘Notizie.com’ ha contattato Franco Bechis, ex direttore de ‘Il Tempo’, dopo la chiusura con l’archiviazione da parte dell’Ordine dei Giornalista sul procedimento aperto nei suoi confronti. 

Si è chiuso con l’archiviazione il procedimento aperto nei confronti di Franco Bechis da parte dell’Ordine dei Giornalisti per un articolo che aveva espresso dei dubbi sul sistema di classificazione dei decessi portato avanti dall’Iss.

Franco Bechis
Franco Bechis in esclusiva ai nostri microfoni (screenshot video youtube)

Non ero a conoscenza di questa segnalazione – ha detto Franco Bechis a Notizie.comma io ho semplicemente riportato una notizia e l’Ordine ha ribadito che non c’erano i margini per procedere“.

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Io faccio il mio mestiere – ha aggiunto l’ex direttore de Il Tempo sempre ai nostri microfoni – riporto le cose e le scrivo. Poi ci può essere chi le strumentalizza, ma questo non riguarda me. Anzi credo di aver motivato nei giorni successi anche il perché dell’articolo. Il pezzo aveva uno scopo polemico nei confronti di quella informazione contraddittoria che molte volte si è fatta sul Covid“.

Bechis: “La comunicazione degli esperti sul Covid è stata molto condizionata”

Franco Bechis
Franco Bechis sul Covid (screenshot video youtube)

Ritornando sull’informazione ai tempi del Covid, Bechis ha sottolineato come “i rapporti sulla mortalità non sono stati molti forse perché all’inizio lo scopo politico era quello di rassicurare la popolazione. Poi le esigenze sono cambiate, ma ci si è avventurati su una strada che ha portato l’Iss ad inciampare. Onestamente vedevo che negli ultimi rapporti si parlava di decessi di persone vaccinate senza evidenziare che questi pazienti avevano almeno cinque o sei altre malattie. Sinceramente non conosco persone con uno stato di salute simile, ma questo dicevano i rapporti“.

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L’ex direttore de Il Tempo ha parlato anche dell’influenza della politica sugli esperti: “La loro comunicazione è stata molto condizionata. Loro servono se danno un parere indipendente e solo dopo i governi prendono delle decisioni. Ma leggendo i rapporti si capisce come gli scienziati da noi non hanno mai fornito un parere tecnico. Alla fin fine capisco che si faccia di ogni cosa una necessità, ma non si tratta di uno strumento scientifico. Ad esempio sul mix dei vaccini non c’erano dati certi. L’autorizzazione degli esperti è stata data solamente perché richiesta dal Governo“.

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