Ucraina, il presidente Zelensky respinge le accuse che arrivano direttamente da Mosca su una possibile preparazione di un attacco chimico
Sedicesimo giorno di combattimento in Ucraina. Nella giornata di ieri c’è stato l’incontro in Turchia, precisamente ad Antalya, tra il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ed il suo omologo ucraino Dmitro Kuleba. Come era prevedibile il tutto si è concluso con un nulla di fatto. Dalla parte del paese attaccato è stato chiesto un “cessate il fuoco” immediato.
Una richiesta che è stata respinta al mittente. Nel frattempo arrivano anche le parole da parte del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha respinto le accuse che arrivano direttamente da Mosca. Secondo i russi sarebbero gli stessi ucraini a sviluppare delle armi biologiche con l’aiuto degli americani.
LEGGI ANCHE >>> DIRETTA Guerra Ucraina, Russia chiede riunione Consiglio Sicurezza Onu
Queste sono state le sue parole in merito: “Secondo loro staremmo preparando un attacco chimico. Questo mi preoccupa poiché siamo convinti di una cosa: se vuoi conoscere i loro piani, guarda di cosa la Russia accusa gli altri“.
Una critica che è stata respinta visto che, per lo stesso numero uno del paese orientale, queste notizie che vengono diffuse nei media russi non fanno altro che alimentare il suo pensiero: ovvero è che la stessa Russia che sta preparando un attacco del genere.
Non sono mancate le accuse a Mosca di aver attaccato il corridoio umanitario che avrebbe consentito di consegnare aiuti alla città di Mariupol (dove è stato bombardato un ospedale con decine di morti, tra questi anche un bambino).
LEGGI ANCHE >>> Ucraina, Rischio guerra totale: confine polacco incandescente. Scintilla esplosiva
I militari russi, secondo Zelensky, non avrebbero mai smesso si sparare ai civili. “Ed è per questo motivo che ho deciso di inviare un convoglio di veicoli a Mariupol con cibo, acqua e medicine, ma ci stanno attaccando con carri armati lungo questo corridoio“.