Caivano, ordigno esplode davanti la chiesa del prete anti-camorra

Boato nella notte al Parco Verde di Caivano. Colpita la parrocchia di don Maurizio Patriciello. Ipotesi atto intimidatorio. Il sacerdote: “Quando si alza la voce si dà fastidio”

Il parroco di Caivano don Maurizio Patriciello
Il parroco di Caivano don Maurizio Patriciello (ANSA/CESARE ABBATE)

Un ordigno deflagrato in piena notte ha colpito la chiesa di San Paolo Apostolo nel Parco Verde di Caivano, nella periferia nord della provincia di Napoli. Le indagini affidate dai carabinieri per chiarire la dinamica e individuare i responsabili sono in corso, ma tutto farebbe pensare ad un atto intimidatorio nei confronti del parroco, don Maurizio Patriciello, sacerdote in prima linea nel contrasto all’illegalità e alla criminalità organizzata e famoso per le sue battaglie per la Terra dei Fuochi. Il congegno esplosivo ha danneggiato il cancello pedonale che porta al cortile della parrocchia dove il presbitero era stato fino a poche ore prima, accolto dall’affetto dei fedeli nel giorno del suo compleanno.

Il Parco Verde a Caivano (ANSA CIRO FUSCO)
Il Parco Verde a Caivano (ANSA/CIRO FUSCO)

Il Parco Verde al centro della cronaca nera. L’omicidio della piccola Fortuna

“Cercano di dire di farci i fatti nostri perché quando tutto tace è sempre un bene, quando si alza la voce si dà fastidio, c’è poco da fare”, ha detto il sacerdote all’Adnkronos. “Potranno uccidere anche il corpo, ma la profondità del tuo sentire, della tua fede, della tua sete di giustizia e dell’amore verso gli ultimi non la toglieranno mai”, ha sottolineato. Il Parco Verde è un territorio estremamente difficile, caratterizzato dalla forte presenza della camorra e per essere una delle più grandi piazze di spaccio in Italia. È salito più volte all’onore delle cronache anche per gravissimi fatti di cronaca nera, come quello della piccola Fortuna Loffredo, la bimba di sei anni violentata e poi fatta volare giù il 24 giugno 2014 dall’ottavo piano di un edificio del quartiere. Un crimine che ha scioccato l’opinione pubblica e per il quale Raimondo Caputo e Mariana Fabozzi sono stati condannati rispettivamente all’ergastolo e a dieci anni di reclusione.

Solidarietà bipartisan al sacerdote. Meloni: don Maurizio non si farà spaventare

L’esplosione dell’ordigno arriva due giorni dopo la solidarietà che don Maurizio aveva espresso nei confronti del comandante della Polizia municipale di Arzano, il colonnello Biagio Chiariello, messo sotto scorta dopo le minacce di morte arrivate attraverso un manifesto funebre che indicava la data della morte. Al fianco del parroco di Caivano la Chiesa diocesana di Aversa, guidata dal vescovo Angelo Spinillo, che in una nota ha ribadito la vicinanza a Patriciello e ha sottolineato come il fatto “sembra appartenere a quelle vigliacche forme di minaccia proprie dell’ambiente camorristico”.

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Solidarietà bipartisan delle Istituzioni, dal presidente della Camera Roberto Fico al sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, dal presidente della Regione Vincenzo De Luca al ministro del Sud Mara Carfagna. Unico leader nazionale di partito a parlare il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che già in passato aveva espresso il suo sostegno al lavoro del sacerdote. “Siamo certi che don Maurizio non si farà spaventare”, ha detto Meloni, “e che continuerà con ancor più determinazione e forza la sua battaglia contro l’illegalità e la criminalità organizzata. Noi continueremo ad essere al suo fianco”.

 

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