Il direttore del quotidiano ‘Libero’, Vittorio Feltri, ha pubblicato un articolo sul suo giornale molto critico nei confronti dei cittadini “colpevoli” di aver votato dei governanti non adatti al proprio ruolo. Poi dopo si “lamentano”
Il direttore di ‘Libero‘, Vittorio Feltri, ha pubblicato sul suo giornale un articolo che riguarda in primis quello che sta succedendo in Ucraina con Putin protagonista, ma anche il mondo della politica. Ci ha tenuto a ribadire che il popolo si lamenta quando le cose non vanno per il verso giusto (quindi sempre) e i primi a scagliarsi sono proprio loro. Contro chi? Con la classe politica. Anche se sono proprio loro a votarli.
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In questo momento il governante più chiacchierato è il presidente russo. Anche in questo caso a votarlo sono stati i cittadini russi. Stesso discorso vale per Zelensky che, secondo il giornalista, dimostra di essere “inadeguato” per il ruolo che ricopre e che sta mandando a “suicidare” i suoi soldati ed i civili per difendere la patria. Tornando indietro nel tempo anche uno come Adolf Hitler è stato eletto dal popolo.
Feltri critico: “Se la politica fa schifo colpa anche nostra“
Sapete anche chi? Benito Mussolini. La sua lamentela è la seguente: “Il popolo seleziona un cretino per essere guidato, poi se ne pente e protesta, nessuno che faccia un elegante mea culpa. Purtroppo non si rende conto che chi è causa del proprio male deve piangere se stesso“. Un discorso che ha portato anche all’Italia facendo anche alcuni esempi. Come il 2018 quando il ‘Movimento 5 Stelle‘ ottenne il 33% dei voti. Risultati che, secondo il direttore, sono risultati “disastrosi”.
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Anche in questo caso, però, nessuno ammettesse la propria colpa. Avvenne anche nel periodo della Democrazia Cristiana con Andreotti detestato e paragonato addirittura al demonio. Questa la sua conclusione nel suo articolo: “Se la politica mondiale fa schifo, chi la sostiene e la spinge ai vertici di varie Nazioni (inclusa la nostra) è considerato il motore che la porta in cima. Cari cittadini, nemmeno noi siamo innocenti“.