Un giornalista del New York Times è stato ucciso in Ucraina. A dare la notizia è stato il capo della Polizia Andrei Nebitov.
Prima vittima tra gli inviati in Ucraina per raccontare la guerra. Secondo quanto riferito dal capo della Polizia Andrei Nebitov, citato da La Repubblica, un giornalista del New York Times è stato ucciso a Irpin. Un suo collega, invece, è rimasto ferito e i militari sono al lavoro per portarlo via dalla zona dei combattimenti.
Su Twitter, inoltre, sono state pubblicate foto che sembrano confermare il decesso del cronista. Non è ancora chiara la dinamica di questa morte e sicuramente nelle prossime ore saranno comunicati maggiori dettagli.
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Si tratta di una notizia che ha scosso l’intero mondo del giornalismo e il cordoglio sui social è stato immediato.
La vicenda, come detto, ha ancora diversi punti da chiarire, ma arrivano le prime testimonianze di questo attacco. “Stavamo attraversando il primo ponte a Irpin – ha raccontato il giornalista rimasto ferito citato dall’Adnkronos – quando si è avvicinata un’auto che ci ha chiesto se volevamo andare con loro per passare il secondo ponte. Superato il checkpoint, ci hanno sparato contro. Brent è rimasto ferito e lo abbiamo lasciato indietro per fuggire. Ho visto che è stato colpito al collo, ma non so che fine ha fatto“.
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Un omicidio che rischia di aumentare la tensione. Gli Stati Uniti hanno confermato che reagiranno e vedremo quale sarà la mossa della Casa Bianca nelle prossime ore. Sicuramente, come detto, la situazione sembra essere destinata a peggiorare e a questo punto non possiamo escludere nessuno scenario. Molto naturalmente dipenderà dalle responsabilità dell’omicidio del giornalista del New York Times, ucciso ad Irpin in un vero e proprio agguato. Ma ancora non è chiaro se si è trattato di un gesto individuale oppure dietro a questo episodio c’è la regia di Mosca.